Venerdì 26 Aprile 2024

Roma elezioni 2022, boom di aspiranti scrutatori tra i dipendenti Atac: servizio a rischio

Più di mille domande, ma l'azienda dei trasporti frena la corsa ai seggi e respinge le richieste. Solo in 70 avranno il nulla osta per la tornata elettorale

Autisti Atac (immagini di repertorio)

Autisti Atac (immagini di repertorio)

Roma, 20 settembre 2022 - Domande respite. L'azienda capitolina dei trasporti (Atac) si è vista recapitare circa 1.159 richieste dei propri dipendenti, compresi gli autisti di bus e metro, per effettuare lo spoglio elettorale in programma a partire dalle 23 di domenica prossima 25 settembre. 

Una vera valanga di aspiranti rappresentanti di lista, scrutatori e presidenti di seggio che per tre giorni non avrebbero potuto lavorare, limitando di fatto il servizio di trasporto. Quindi solo 70 di loro, quest'anno, avranno il nulla osta per la tornata elettorale. 

Corsa ai seggi, le polemiche

Un film già visto. Non sono state dimenticate, infatti, le polemiche del marzo 2018 per la rimodulazione del trasporto pubblico di Roma con bus ridotti a causa dei molti dipendenti dell'Atac coinvolti nelle operazioni di voto. 

Così come per le Comunali 2016 quando furono 850 i lavoratori Atac che furono impegnati a fare gli scrutatori, presidenti di seggio o segretari. Tra le domande arrivate in questi ultimi giorni ci sarebbero 30 domande per fare il presidente di seggio, 26 per andare a fare lo scrutatore, 14 per il ruolo di segretario e 1.159 gli aspiranti rappresentanti di lista, tra questi ultimi i 915 autisti che - come tutti gli altri che hanno presentato l'istanza all'azienda capitolina - sarebbero assenti dal servizio per tre giorni, dal 25 al 27 settembre. 

Lettera a sindaco e a prefetto 

Per evitare nuove polemiche e disagi il direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, ha scritto all'assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, al sindaco Roberto Gualtieri e al prefetto Matteo Piantedosi, mettendo nero su bianco che "la concessione di tali permessi comporterebbe l'assenza dei lavoratori interessati per le giornate dal 25 al 27 settembre in quanto, oltre alle assenze dei giorni strettamente interessati dalle operazioni elettorali, è altresì necessario successivamente prevedere ulteriori giorni di assenza per garantire il recupero delle giornate di riposo del personale impegnato nei seggi". 

Ma non solo. Il direttore generale della municipalizzata aggiunge che "Atac ha posto in essere tutte le azioni necessarie, sotto il profilo gestionale, per poter concedere i permessi e sopperire alle ipotizzate carenze del personale operativo" ma "all'esito delle simulazioni effettuate è risultato che la concessione di tutti i permessi comprometterebbe la regolare erogazione del servizio proprio nei giorni di svolgimento delle operazioni elettorali".

Domande accolte solo per 70 

Ecco perchè da Atac arriva il convinto no: l'azienda capitolina "non concederà i permessi ai dipendenti incaricati di svolgere funzioni di rappresentanti di lista mentre garantirà ai componenti degli uffici elettorali la possibilità di adempiere le loro funzioni". Quindi istanza approvata soltanto per 70, nulla da fare, invece, per gli altri 1.159 che hanno chiesto il congedo.