Mercoledì 24 Aprile 2024

Dai post d'amore su Facebook all'omicidio-suicidio di Numana

Il 24 novembre scorso Daniele Antognoni scriveva sul social network: “Mio figlio è l'unica cosa che conta”. E a gennaio definiva la moglie “il regalo più bello che ho”. Poi li ha uccisi e si è tolto la vita FOTO La tragedia

Numana (Ancona), Daniele Antognoni con un'arma in mano

Numana (Ancona), Daniele Antognoni con un'arma in mano

Numana (Ancona), 9 dicembre 2014 - “Il bambino è l'unica cosa che mi è rimasta. I figli sono l'unica cosa che conta, il resto è solo qualcosa che non sai se rimarrà o no. Loro invece rimarranno per sempre”. Queste le parole scritte in un post pubblicato su Facebook il 24 novembre scorso da Daniele Antognoni, il 38enne che stamattina a Numana (foto) ha ucciso la moglie Paula Corduneanu e il figlioletto Christian, di 5, per poi togliersi la vita.

Moglie e marito erano ai ferri corti da settembre, quando probabilmente avevano deciso di separarsi e lui era andato ad abitare da alcuni parenti. Ma non erano emersi conflitti tali da far pensare all'epilogo tragico di oggi.

Sempre su Facebook, il primo gennaio scorso, Antognoni scriveva: “Io il regalo più bello ce l'ho da otto anni e mezzo, anche perché mi ha regalato mio figlio, la cosa più importante della mia vita, con rispetto per gli altri”. Dai contatti più recenti con gli amici trapelava però una certa amarezza per la fine del rapporto.