Martedì 30 Aprile 2024

Stipendi Rai, Alfano attacca. E' bufera politica

"Il direttore generale non può guadagnare 6 volte più del premier"

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano (Ansa)

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano (Ansa)

Roma, 26 luglio 2016 - E' bufera su mamma Rai dopo la pubblicazione online degli stipendi superiori ai 200mila euro: le buste paga di 94 fra dirigenti e consulenti rientrano in questa categoria. "Il direttore generale della Rai non può guadagnare 6 volte più del presidente del Consiglio", tuona il ministro dell'Interno e leader di Ap Angelino Alfano, commentando ai microfoni di Radio 24. In Italia "il presidente del Consiglio ha un imponibile di 107mila euro, il direttore generale della Rai ne guadagna oltre 600mila. Ma che Rai è?", si chiede il capo del Viminale. 

Rai, i fantastici 94 con stipendi sopra i 200mila euro

Il capo azienda, il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, guadagna per l'esattezza 650 mila euro. Subito dopo di lui tra i dirigenti viene Antonio Marano (presidente Rai Pubblicità) con 392 mila euro, mentre il compenso più elevato tra i giornalisti è quello di Giancarlo Leone, ai palinsesti tv, con 360 mila euro. Lo seguono Mauro Mazza (vice direttore giornalistico ad personam Rai Vaticano) con 340 mila euro; Mario Orfeo, direttore Tg1, con 320 mila euro; la new entry Carlo Verdelli, direttore editoriale per offerta formativa, 320 mila euro e Andrea Vianello. Tra i collaboratori spicca il caso di Francesco Merlo (240 mila euro). La presidente Monica Maggioni percepisce 270 mila euro, va meglio ai nuovi arrivi alla direzione di Rai tre, Daria Bignardi (300) e di Rai Due Ilaria Dallatana (300). Ma, ovviamente, l'elenco è più lungo.

"Se la dirigenza Rai continua così - aggiunge Alfano - a furor di popolo farà privatizzare la Rai. Ci sarà una valanga di gente che lo chiederà. Ma perchè il canone che pagano i cittadini deve andare a finanziare giornalisti esterni, dell'Espresso o di Repubblica per lavorare in Rai?". Il riferimento è a Merlo, firma di Repubblica.  

Sul caso dei megastipendi di Viale Mazzini interviene anche Luca Zaia, presidente del Veneto che chiede di introdurre tetti. "Gli ingaggi alla Rai sono fuori mercato. Ci sono manager di importanti industrie che se li sognano". Il leghista Roberto Maroni ieri gridava allo "scandalo": "Spesso si accusano i politici e gli amministratori locali di prendere troppi soldi e di essere pieni di privilegi, poi si scopre che ci sono delle persone che prendono due-trecentomila euro l'anno magari per non fare nulla".