Giovedì 25 Aprile 2024

Serracchiani: "Renzi via dal Pd? Sarebbe un errore gravissimo"

L'intervista a Debora Serracchiani, vicepresidente del partito: "Non buttiamo tutto al'aria per un litigio"

Debora Serracchiani (ImagoE)

Debora Serracchiani (ImagoE)

Roma, 16 settembre 2019 - "Andarsene ora? Ma via, per piacere...". Debora Serracchiani è tra i dirigenti più in vista del Pd. Vicepresidente del Partito democratico da marzo scorso, è stata governatrice del Friuli-Venezia Giulia. Allergica alle logiche correntizie, trova terribile anche la sola idea di una scissione.

Scusi, ma la storia della sinistra è piena di divisioni...

"Grazie, lo so. Ma non è questo il punto. Oltre a ragioni culturali e scaramantiche, c’è un problema grande come una montagna...".

Ce lo sveli.

"Ma come!? Hai appena fatto un accordo con i Cinquestelle con cui erano volati stracci fino all’altro ieri! Un accordo non facile e in cui nulla, ma proprio nulla è dato per scontato. E che fai? Te ne vai? No, non va bene".

La Lega è tornata di lotta...

"Già. Inquietante forza politica che raduna tantissima gente. Ma avete visto oggi (ieri ndr) a Pontida quanti erano? Una marea. E mica a fare una scampagnata. Bensì decisi a continuare nella loro opera di diffusione di un messaggio verbale violento. Una forza politica, la Lega, forte e decisa senza se e senza ma a fare opposizione. Mica è gente che la manda a dire".

E nel Pd si canta ancora Bandiera Rossa...

"Vabbè, è una canzone, non ne farei un dramma epocale. Certo, c’è stato un moto di scontento. Posso capire che il Pd, partito-progetto cui credo fermamente, sia nato per unire storie e riformismi diversi. Ma litigare ora... proprio non se ne sente il bisogno".

Un’estate calda...

"Un’estate bella. Due punti su tutti: le parole di Matteo Renzi, che, di fatto, hanno permesso l’operazione e quel che ha detto Grillo. Due aperture impensabili fino a pochi giorni fa. Due aperture che hanno permesso la formazione di un governo che ha davanti a sé un compito non facile: guidare il nostro Paese fuori dalle secche della crisi. E poi la capacità del segretario Zingaretti di cambiare idea e fare l’accordo... E ora che fai, rischi di mandare tutto all’aria per litigi che possono essere superati?".

Torna LeU?

"Non lo so, ma non credo che sarà incorporata. Penso a un campo più vasto".

E Calenda?

"Generoso nel prendere la tessera in un momento difficile. Ma ha sbagliato ad andarsene. I luoghi di discussione sono infiniti. Poteva restare".