Martedì 30 Aprile 2024

Migranti salvati dalla Marina, Conte: "Sbarco ad Augusta"

Altri migranti soccorsi dalla Mare Jonio. Salvini: "Per loro porti restano chiusi"

Un barcone con a bordo dei migranti (foto archivio Ansa)

Un barcone con a bordo dei migranti (foto archivio Ansa)

Roma, 9 maggio 2019 Questa volta a scatenare le polimeche è stato un salvataggio svolto da una nave della Marina Militare davanti alle coste libiche. Infatti - stando a quanto riferito dalla Marina - la nave 'Cigala Fulgosi' della Marina militare ha soccorso, a circa 75 chilometri dalla costa libica, 36 migranti sprovvisti di salvagenti, che si trovavano a bordo di una piccola imbarcazione che stava per affondare. Tra i migranti anche 2 donne e 8 bambini. “E' in corso – spiegano fonti della marina - la verifica delle loro condizioni di salute e delle relative identità, in stretto coordinamento con le competenti autorità nazionali”.

SALVINI - Il primo a criticare il salvataggio è stato il ministro degli Interni Matteo Salvini: “C'è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do” ha detto il vicepremier da Pesaro. “Perché in acque libiche? O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'interno che chiude i poti e qualcun altro che raccoglie i migranti. È vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo” ha aggiunto il ministro.

Poi da Fano Salvini ha rincarato la dose tirando per la giacchetta il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. "Salvare le vite, per carità, è obbligo di uomini e donne del mare, però ho chiesto chiarimenti del perché si fosse in acque libiche, del perché non sia stata chiamata la guardia costiera libica, che solo ieri è intervenuta per salvare 216 persone. Non vorrei che ci fosse un ministro che difende i confini e qualcun altro che, invece, porta i migranti in Italia: sto aspettando la documentazione" ha sottolineato il leader della Lega. "Io faccio il ministro per difendere i confini, bloccare i trafficanti, espellere i clandestini, difendere i porti e la sicurezza degli italiani" e in attesa dei chiarimenti, ha aggiunto, "siccome è mia competenza, non indico nessun porto italiano disponibile allo sbarco".

LA DIFESA - A stretto giro fonti della Difesa hanno fatto sapere che “dal ministro Trenta non è arrivata alcuna indicazione particolare”. “Abbiamo massima fiducia nell'operato della nostra Marina Militare e dei nostri uomini e donne in uniforme" hanno inoltre sottolineato.

DI MAIO – Anche l'altro vicepremier dei 5 Stelle Luigi Di Maio è intervenuto sulla vicenda: “Ho sentito il presidente del consiglio e stiamo ancora verificando prima di tutto perché questa nave abbia agito lì”. “Per quello che so era una nave che era in supporto alle autorità libiche in Libia e fa parte di quello che noi facciamo ogni giorno con i nostri militari e la nostra guardia costiera e la Marina – ha ggiunto da Palermo - Io mi auguro che ci sia solidarietà da parte dell'Europa e cioè che nelle prossime ore si facciano sentire gli altri Paesi perché noi dobbiamo redistribuire questi immigrati, ovvero stabilire il principio ancora una volta che chi arriva in Italia va in Europa”.

CONTE – Solidarietà, quella chiesta da Di Maio, che a quanto sembra è arrivata stando a quanto annunciato dal premier Conte. “Ho parlato con i partner europei” dei migranti soccorsi dalla nave della Marina militare. “Ho raccolto la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prendere alcuni migranti” e l'Italia attende una risposta anche da “Germania, Spagna e Portogallo” ha spiegato il presidente del Consiglio al termine del vertice Ue di Sibiu affermando di aver trovato “grande disponibilità dagli amici europei”: “Risolveremo anche questo caso”, ha aggiunto.

In serata il presidente del Consiglio ha fatto sapere in una nota che i 36 migranti "sono stati tutti trasferiti sulla nave Stromboli". "Ringrazio Francia, Malta, Lussemburgo e Germania per la sollecitudine con cui, nel giro di poche ore, hanno dichiarato la disponibilità ad accoglierli, partecipando alle operazioni di redistribuzione", ha sottolineato il premier. "La nave Stromboli viaggia adesso verso il porto militare di Augusta, dove i migranti verranno fatti sbarcare".

IL SALVATAGGIO - Il barcone soccorso da una nave della Marina Militare “imbarcava acqua e quindi era in procinto di affondare”, con le persone a bordo, “prive di salvagenti”, che “erano in imminente pericolo di vita”. Questa la ricostruzione della Marina. Il soccorso è stato effettuato da nave Cigala Fulgosi che “in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali”. Nave Cigala Fulgosi, un'unità combattente della Marina, fa parte del dispositivo di 'Mare Sicuro', la missione voluta da governo e parlamento e finalizzata a proteggere gli interessi italiani nel Mediterraneo centrale. Attualmente il pattugliatore, dice la forza armata, “sta conducendo attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia”. In particolare il compito di nave Cigala Fulgosi è quello di “proteggere a distanza nave Capri, anch'essa parte di Mare Sicuro che si trova ormeggiata nel porto di Tripoli dove fornisce assistenza tecnico-logistica ai mezzi della Marina militare e della Guardia Costiera libica”. 

UN ALTRO SALVATAGGIO - Anche la nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans in serata ha soccorso a 30 persone migranti a bordo di un gommone in avaria in acque internazionali, 40 miglia al largo della Libia. "Abbiamo chiesto porto sicuro al centro di coordinamento italiano. Immensa gioia per 30 vite in salvo.", ha scritto danonde notizia su Twitter la Mediterranea Saving Humans, rete delle associazioni italiane che con Nave Mare Jonio fa azione di monitoraggio nel Mediterraneo centrale. 

Immediato il commento di Salvini. "Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi" ha detto il ministro dell'Interno.