Sabato 4 Maggio 2024

Migranti, Salvini smentisce la Francia. "Da oggi la polizia al confine"

I francesi: "Prassi consolidata". Ma il Viminale smentisce accordi. Poi Parigi propone un incontro tra prefetti e polizia per cooperare

La polizia presidia il confine con la Francia (Dire)

La polizia presidia il confine con la Francia (Dire)

Roma, 20 ottobre 2018 - Nuova giornata ad alta tensione sulla linea Roma-Parigi per la questione migranti. Gli sconfinamenti della gendarmerie francese per scaricare migranti a Claviere vengono definiti una "prassi consolidata" dalla prefettura delle Hautes-Alpes, la regione d'Oltralpe al confine con la Valle di Susa. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini invece parla di "ennesimo abuso" perché "non 'cè alcun accordo bilaterale Italia-Francia, scritto e ufficiale". Il capo del Viminale alza la voce chiedendo a Juncker una 'risposta ferma' e annunciando "da oggi la polizia italiana è a presidiare il confine". 

Alla fine un tentativo di stemperare i toni arriva in serata dal governo francese, su iniziativa del ministro Castaner e per bocca della prefetta delle Hautes-Alpes: la proposta di "una riunione tra i prefetti, da tenersi sul posto" il prima possibile, "con la partecipazione dei responsabili nazionali della polizia dei due Paesi per migliorare la cooperazione". Una mano tesa, almeno così sembra, che l'Italia dovrà ora decidere se accettare.

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LA VERSIONE FRANCESE - Lo scontro odierno ha preso le mosse di primo mattino da un comunicato ufficiale della prefettura delle Hautes-Alpes in risposta alla denuncia del vicepremier italiano. Il video diffuso da Salvini, secondo i francesi, mostra "un respingimento fatto da un mezzo della polizia di frontiera francese di tre migranti esattamente alla demarcazione del confine franco-italiano, come si vede dal cartello". "A differenza dell'incidente occorso il 12 ottobre, per il quale è stata data una spiegazione, questo video mostra una procedura di non ammissione al confine secondo la pratica concordata tra la polizia francese e la polizia italiana così come prevede la legge europea", si legge ancora nella nota.

La prefettura ha precisato che il commissariato di Bardonecchia era stato "immediatamente informato" del rifiuto di ingresso dei tre sul territorio francese. "A differenza della pratica su altri segmenti del confine franco-italiano, la polizia italiana non è in grado di occuparsi delle persone non ammesse, così le forze di sicurezza francesi accompagnano queste persone al punto di rilascio visibile sul video, che è l'unica posizione sicura per immediata vicinanza alla linea di demarcazione del confine franco-italiano. Gli agenti di polizia francesi si assicurano sistematicamente che i non ammessi prendano il passaggio sicuro che porta alla località situata sul versante italiano. Queste informazioni possono essere verificate con le autorità di polizia italiane", conclude la nota. 

SALVINI: POLIZIA AL CONFINE - Ma la risposta della Francia viene smentita da Salvini. Infatti il ministro dell'Interno afferma: "I francesi ci hanno scritto solo dopo aver lasciato gli immigrati nel nostro Paese. Da oggi la polizia italiana è a presidiare il confine". Colpevole ritardo nel comunicare l'ultimo episodio di Claviere: "La Francia ha comunicato di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9,49 di ieri, peccato li avesse già abbandonati in territorio italiano. Non solo. Non c'è alcun accordo bilaterale Italia-Francia, scritto e ufficiale, che consenta questo tipo di operazioni. Se Parigi parla di 'prassi' - sottolinea il ministro - ne deve rispondere il governo precedente: ora l'aria è cambiata e non accettiamo che vengano portati in Italia degli extracomunitari fermati in territorio francese, senza che le nostre forze dell'ordine possano verificarne l'identità. L'ennesimo abuso transalpino, che ha approfittato anche della buonafede della nostra polizia, avrà conseguenze: per nostra iniziativa a Claviere sono già state inviate delle auto di pattuglia per controllare e presidiare il confine. Dalle parole ai fatti".

In precedenza si era rivolto deciso alla Ue: "Chiedo a Junker, visto che siamo di prima mattina lo posso fare, di dare una risposta ferma a quella che è un'evidente presa in giro degli italiani e dei regolamenti europei". E continua: "Non so quanti altri immigrati siano stati scaricati dai francesi stanotte sulle strade e nei boschi. Questa è una cosa surreale. che ci siano commissari europei che ci diano lezioni: 'non dovete toccare la legge Fornero e dovete aprire porti e frontiere', mentre la Francia continua imperterrita a scaricarci decine di immigrati dai furgoni della Gendarmerie senza che a Bruxelles nessuno apra bocca".

Nella notte il ministro dell'Interno twitta in tono polemico:

CHIAMPARINO - Il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino non entra nei dettagli della risposta francese, ma attacca: "Al di là delle violazioni delle convenzioni tra gli Stati, mi indigna il comportamento dei gendarmi francesi, un atteggiamento che peraltro li accomuna all'attuale governo italiano: hanno davanti persone ma le trattano come merci. Anzi trattano i migranti come cani, che una volta venivano abbandonati in autostrada". 

TAJANI - Senza tenere conto della risposta francese, anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si scaglia contro la gendarmerie: "Sono cose inaccettabili, la Francia non può pensare di avere a che fare con un Paese di serie B. C'è un po' la mentalità da invasione napoleonica, queste cose non devono accadere più", commenta. E mette il carico:  "Come non mi è piaciuto l'atteggiamento che la Francia ha avuto sulla vicenda di Fincantieri. Purtroppo la Francia qualche volta compie azioni che portano le relazioni tra Paesi a secoli fa, questo non è positivo. Non abbiamo bisogno di invasioni napoleoniche in Italia, perché abbiamo visto come sono finite male. L'Europa deve essere Europa della collaborazione, non di chi cerca di sopraffare gli altri. Mi auguro che questo non accada più e che le relazioni tra Italia e Francia siano sempre più positive - ha concluso - e anche in Libia, dove serve che si parli con una voce unica per risolvere problema immigrazione e stabilità".