Venerdì 17 Maggio 2024
FEDERICO D’ASCOLI
Politica

L’appello di Rondine: "Una politica senza nemici. Stop a odio e violenza"

L’associazione toscana ha spedito una lettera aperta a tutti i partiti

Potrebbero arrivare oggi le prime reazioni alla lettera aperta che Rondine ha indirizzato ai segretari dei partiti per chiedere "una politica senza nemici", in vista delle elezioni Europee. L’associazione Rondine Cittadella della Pace, nata in un borgo sul tratto aretino dell’Arno è impegnata per la riduzione delle guerre nel mondo: propone il Metodo Rondine, che trae ispirazione dalle intuizioni di Giorgio La Pira: è stato presentato all’Onu e condiviso dal ministero dell’Istruzione. Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine, ha registrato un certo interesse per la sua lettera aperta, anche se all’indomani della pubblicazione non ci sono ancora reazioni ufficiali dei partiti immersi nell’ultimo mese campagna elettorale per le Europee.

Il monito che arriva dallo studentato internazionale che ospita giovani provenienti dagli Stati in guerra è che "il clima globale di guerra rischia di soffocare il vero antidoto che è e resta la politica", come scrive Vaccari rivolgendosi ai leader politici. L’obiettivo è "contribuire insieme, senza steccati, a un’elevazione morale, culturale e sociale comune, un fine alto per tutti i partiti con l’obiettivo di contrastare le derive di odio e violenza e spostare il barometro globale verso il tempo della pace".

Nella sua lettera aperta, Vaccari fa riferimento all’esperienza di Rondine, lunga 27 anni: "Nella Cittadella della Pace si formano i futuri leader di popoli che conoscono le guerre. Sulla linea di chi il 24 aprile ha dato la sua testimonianza in Palazzo Vecchio a Firenze, in continuità con quanto avevamo detto alle Nazioni Unite, a New York, il 10 dicembre 2018, nel settantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, affermando: ‘La guerra ci ha reso nemici, oggi ci riconosciamo fratelli e sorelle’. Sono giovani leader che hanno scoperto come la guerra nasca lentamente all’interno della persona umana e delle relazioni. Sono giovani che hanno avuto il coraggio di incontrarsi, di formarsi insieme a Rondine, di stare a tavola col nemico convinti che l’unico nemico è la guerra".

Il messaggio ai politici è condiviso in un abbraccio ideale con un altro luogo sacro della provincia di Arezzo: "Il vigore etico, culturale e spirituale di cui fu intriso il Codice di Camaldoli, al quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rendere omaggio con la sua presenza nelle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario. A questa proposta si unisce infatti il priore generale dei monaci Camaldolesi, Matteo Ferrari, offrendo l’ospitalità e insieme la disponibilità a condividerne pienamente il cammino".

"Avversari sì, nemici mai" è lo slogan di Rondine per riaffermare le regole fondamentali del vivere civile, che innervarono la nostra Costituzione. "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" ricorda l’articolo 11 della Carta fondamentale.