Sabato 4 Maggio 2024

Salvini: "Draghi avanti anche senza 5 Stelle"

L’intervista: "Le dinamiche degli altri partiti non mi interessano. Il governo dura se fa cose utili, serve una nuova pace fiscale". Altolà del leader leghista al Pd: no a droga libera e Ius Scholae. E rivolto agli alleati: farà il candidato premier chi prende più voti

Matteo Salvini (Ansa)

Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 10 luglio 2022 - Il governo Draghi rischia se i grillini di Giuseppe Conte usciranno dalla maggioranza?

"Il governo Draghi rischia se non fa le cose", avvisa da par suo e senza complimenti Matteo Salvini. E per essere anche più diretto e conseguente il leader della Lega incalza: "Non mi interessano le dinamiche degli altri partiti di maggioranza. Il governo va avanti se riesce a soddisfare le aspettative per cui è nato, e certamente non è nato per la droga libera o per dare la cittadinanza facile agli immigrati. Piuttosto, discutiamo su come togliere il Reddito di cittadinanza a chi rifiuta anche un solo lavoro, invece di accanirsi con taxisti, ambulanti e partite Iva".

Dunque, il governo può continuare anche senza i grillini. Ma quale è l’agenda delle priorità della Lega per il premier?

"Siamo entrati in questo governo per portare il Paese fuori dalle emergenze. Ci aspettiamo un supporto specifico per famiglie e imprese con una rinnovata pace fiscale. Rottamazione, stralcio, rateazione: discutiamo insieme lo strumento migliore. Ci sono 15 milioni di italiani che – tra pandemia e crisi – non sono riusciti a onorare il debito con lo Stato. Devono poter ripartire. Aggiungo: entro fine anno dobbiamo superare la sciagurata legge Fornero con Quota 41, poi avanti tutta con l’equo compenso per i liberi professionisti (promessa mantenuta almeno in commissione), e con l’autonomia regionale, per la quale manca solo il via libera di Draghi. E, vista la crisi, ritengo che non abbiano senso misure illiberali come il limite di spesa in denaro contante e l’obbligo dell’uso del bancomat o della carta di credito. Rivendico, però, i tanti successi ottenuti: a cominciare dal niente nuove tasse sulla casa e dalla difesa della Flat Tax almeno fino a 65.000 euro".

Ma su Ius scholae e coltivazione della cannabis farete le barricate in Parlamento o le fibrillazioni riguarderanno anche l’esecutivo?

"La linea ufficiale del governo, certificata dal Dipartimento per le politiche antidroga, è nettamente contro la cannabis. Chi vuole bloccare l’aula, per sostenere il contrario, fa una provocazione che fa perdere tempo al Paese, ferisce la maggioranza e mette in difficoltà il governo".

Non si potrebbe trovare una mediazione sullo Ius scholae?

"Trovo che sia meschino usare i bambini (che già oggi e giustamente hanno gli stessi diritti dei loro coetanei italiani) per sanare la posizione di centinaia di migliaia di adulti che non potrebbero più essere espulsi. Secondo i dati più recenti, del 2020, l’Italia è il Paese europeo che concede più cittadinanze: 131.803 contro le 126mila della Spagna e le 111mila della Germania. Piuttosto, sarebbe utile affrontare innanzitutto il tema della baby gang che preoccupano da Nord a Sud e che vedono coinvolti in maggioranza ragazzi immigrati. I giovani di origini straniere commettono reati nove volte più dei coetanei italiani. La risposta non può essere uno Ius soli mascherato".

Il dramma dell’immigrazione, tra guerra e carestia, torna a essere esplosivo e Lampedusa è di nuovo al collasso.

"Conto di andare a Lampedusa il prima possibile. Prendo invece atto che a fronte di una emergenza sanitaria e umanitaria, con l’hotspot al collasso, Lamorgese avrà tempo di vedere il sindaco solo alla fine del mese. Dati alla mano, con la Lega al Viminale gli sbarchi e i morti si erano ridotti del 90%. Venerdì tornerò a Palermo per il processo dove rischio fino a 15 anni di galera per aver difeso i confini italian da una Ong spagnola che ha rifiutato di sbarcare gli immigrati in Tunisia, a Malta o in Spagna per portarli solo in Italia".

A Roma c’è grande agitazione anche sulla legge elettorale: a che condizioni si può trattare? "Preferisco parlare di lavoro, tasse e immigrazione ma prendo atto che a sinistra sono appassionati di legge elettorale, disegno di legge Zan e droga. Il sistema di voto non è una priorità per i cittadini, che sono in emergenza per il caro bollette e il caro carburanti".

Quale che sarà il sistema elettorale, il centrodestra riuscirà a presentarsi unito al voto?

"Non solo è possibile, ma è doveroso. Governiamo insieme migliaia di comuni da Nord a Sud e la maggioranza delle regioni italiane: alle politiche saremo uniti e potremo guidare il Paese con un chiaro mandato popolare. Ci sono state divergenze locali, alle ultime amministrative, ma sono convinto sia interesse di tutti – e soprattutto dell’Italia – avere un centrodestra compatto".

L’eventuale premiership come si dovrà determinare?

"Come abbiamo sempre detto, chi avrà un voto più degli altri".

Ma la Lega, a sua volta, è unita? Come sono i rapporti con Giancarlo Giorgetti e i governatori del Nord?

"Sto ascoltando il partito a tutti i livelli: non esiste una Lega di governo e una Lega barricadera. Esiste la Lega. Nel partito, dal militante fino ai parlamentari, c’è una crescente insofferenza per i comportamenti della sinistra al governo e per alcuni ritardi dell’esecutivo. Vedremo le risposte su lavoro, pensioni e sicurezza. Il 18 settembre a Pontida saranno decine di migliaia di cittadini a esprimere il loro giudizio sui fatti. Sottolineo che la Lega ha già fatto 600 congressi cittadini in tutta Italia, entro settembre farà gli 800 che mancano: siamo gli unici a esistere con oltre 1.400 sedi gestite da volontari da Nord a Sud".