Mercoledì 24 Aprile 2024

Elezioni regionali, amministrative e referendum: le date. Ipotesi election day

Il governo lavora ad accorpare regionali, comunali e referendum 13 e 14 settembre. Perplessità bipartisan

Ipotesi election day il 13 e 14 settembre (Dire)

Ipotesi election day il 13 e 14 settembre (Dire)

Roma, 21 maggio 2020 - Per lo svolgimento delle elezioni riviate a seguito dell'emergenza cororonavirus, c'è una data sulla quale si sta lavorando sul presupposto di accorpare le diverse tornate in un uunico election day il 13 e 14 settembre.  "Nella seduta appena conclusa della commissione Affari costituzionali il Governo ha formulato una possibile ipotesi di lavoro che prevederebbe per il 13 e 14 settembre il primo turno delle elezioni comunali, l' election day con le regionali e che consentirebbe anche un eventuale abbinamento col referendum confermativo". Lo ha annunciato il capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, Stefano Ceccanti.

L'election day è previsto da un emendamento della relatrice al decreto sul rinvio in autunno delle elezioni, Anna Bilotti, (M5s). Il testo originario del decreto stabilisce che le elezioni "si tengono in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2020". L'emendamento della relatrice Bilotti anticipa l'inizio della finestra all'1 settembre. Poi è intervenuto il sottosegretarioVariati ad avvalorare l'ipotesi del voto a settembre, con entrambe i turni in quel mese per le elezioni comunali, il che significherebbe le domeniche 13 e 27 settembre. L'emendamento Bilotti prevede un election day per comunali, regionali, referendum costituzionali e per le suppletive di Camera e Senato e il voto nelle giornate di domenica dalle 7 alle 23 e di lunedì dalle 7 alle 15. Lo scrutinio delle suppletive, del referendum e delle Regionali avverrebbe nel pomeriggio del lunedì, e quello delle comunali a partire dalle 9 del martedì.

"E' un 'eventualità, si sta lavorando a questa possibilità. Non è solo una questione del governo che decide ma va concordato con le regioni e con il più ampio numero delle forze parlamentari. Serve una soluzione condivisa il più possibile". Cosiì si è espresso oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte uscendo dal Senato.

Per Leu e SI si tratta di una data "improponibile". Per Forza Italia è "un colpo di mano". Perplessità anche da Lega e Fratelli d'Italia.