Mercoledì 24 Aprile 2024

Audio Casalino, Conte: "Tria? Mi fido di tutti i ministri"

Il premier dopo la bufera sul messaggio vocale del suo portavoce: "Polemiche sterili. Con i tecnici dialogo serrato ma l'indirizzo è nostro"

Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 23 settembre 2018 - Il premier Giuseppe Conte torna a rispondere alle polemiche che ieri hanno investito il suo portavoce Rocco Casalino dopo l'audio sul ministro Tria e i dirigenti del Mef. "Certo, io ho fiducia in tutti i ministri. Ho letto di qualche polemica ma lasciano il tempo che trovano", dice il presidente del Consiglio a San Giovanni Rotondo, dove si trova in occasione del 50esimo anniversario dalla morte di Padre Pio. Ieri Conte aveva preso già le difese del capo della comunicazione di Palazzo Chigi. Finito nella bufera per un audio rubato in cui, in un messaggio vocale con due giornalisti, minaccia di "far fuori" i dirigenti del Ministero dell'Economia nel caso un cui "non dovessero uscire i soldi per il reddito di cittadinanza" in manovra. "La diffusione è contro la diffusione", aveva tuonato subito Conte. 

Oggi il premier torna sul tema e chiarisce: "La burocrazia, le cosiddette strutture amministrative sono al servizio delle nostre iniziative, spetta a noi dare l'indirizzo, il dialogo è serrato". Conte, da San Giovanni Rotondo, invita invita ad andare "oltre sterili polemiche che di certo non aiutano. Invece siamo tutti concentrati -i ministri, i responsabili politici, le strutture tecniche- per varare questa manovra". Una manovra, sottolinea il presidente del Consiglio, che "vogliamo fare negli interessi dei cittadini". Non deve essere miracolo, dice, ma "utile al Paese, coraggiosa, seria, razionale, ben costruita".

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Conte spiega che domani tornerà a Roma perché "abbiamo impegni importanti stiamo lavorando tutti con estremo impegno". E proprio a proposito di uno dei nodi da inserire in manova, il reddito di cittadinanza anche agli stranieri, chiarisce: "Non entro nei dettagli, stiamo valutando tutti gli aspetti tecnici". Solo due giorni fa Di Maio aveva chiarito che la misura era destinata "solo agli italiani".