Giovedì 2 Maggio 2024

Unesco, svolta epocale per Pompei: ampliata la ‘buffer zone’ del sito archeologico. Sangiuliano: “Risultato fondamentale”

La zona cuscinetto passa da 240 metri agli oltre 17 km. Dieci i Comuni che rientrano nei vincoli Onu: ecco quali. Sul piatto ci sono 260 milioni di euro

La Buffer Zone Unesco di Pompei

La Buffer Zone Unesco di Pompei

Pompei (Napoli), 22 settembre 2023 – L’Unesco ha detto si all’ampliamento della ‘zona cuscinetto’ di Pompei, un’area di oltre 17 km che allarga i confini dell’area protetta. La fumata bianca da parte dell’agenzia delle Nazioni Unite è un risultato storico per il territorio: il sito archeologico verrà tutelato da una serie di vincoli ambientali in una fascia di dieci Comuni. L’obiettivo è tutelare il patrimonio millenario di Pompei. Sul piatto 24 progetti ad alta priorità per riqualificare il territorio.

“È un spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole città per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere”, commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. ''Siamo felicissimi di aver raggiunto questo successo”, esulta il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. “Con la nuova Buffer Zone – continua – la nostra visione della 'Grande Pompei', una rete di siti in cui nei prossimi anni investiremo più di 230 milioni di euro, trova finalmente un'adeguata cornice istituzionale”.

Sangiuliano: “Raggiunto un obiettivo fondamentale”

“È il raggiungimento di un obiettivo fondamentale – continua il ministro Sangiuliano – nel percorso di continua valorizzazione, protezione e sviluppo sostenibile di un territorio ricco di straordinarie testimonianze storiche dal valore universale di sito Patrimonio dell'Umanità".

"Si tratta della conferma della lungimiranza del progetto – aggiunge – che adesso riceve un'ulteriore spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole città per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere. È il momento di realizzare quei progetti che porteranno ulteriore linfa e crescita in tutta la zona”.

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Buffer Zone: novità e vantaggi

La ‘buffer zone’, questo il termine tecnico usato dall’Unesco, si allarga a dieci Comuni. Oltre a Pompei, rientrano nei vincoli anche Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno Trecase, Pompei e Castellammare di Stabia.

I vantaggi sono tanti, a partire dalla tutela ambientale e culturale del territorio. Si eviteranno speculazioni edilizie e mostri ecologici in una vasta area: la zona cuscinetto è passata dai 0,24 kmq che interessavano i soli Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano nel 1997, ai 17,26 km di oggi.

''La definizione della Buffer Zone di uno dei più importanti siti archeologici del mondo rappresenta allo stesso tempo un successo e una sfida per il futuro non solo per Pompei, Ercolano e Oplontis, ma per l'intero sistema museale italiano”, spiega il direttore Generale Musei, Massimo Osanna.

L’iter del progetto

La proposta approvata fu avanzata nel corso del 2021. La nuova perimetrazione della zona cuscinetto tiene conto di una serie di richieste avanzate dal Comitato del Patrimonio Mondiale e punta non solo sullo sviluppo sostenibile dell’area, ma anche alla valorizzazione e alla rigenerazione di tutto il territorio.

L’anno scorso è stato sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) '’Vesuvio-Pompei-Napoli'’ che prevede il finanziamento di oltre 226 milioni di euro. Nella prima tranche ci sono 20 progetti, per un totale di 156 milioni di euro. Il Ministero della Cultura ha inoltre aggiunto alla lista delle priorità altri 14 interventi direttamente finanziati per un totale di oltre 70 milioni di euro.