Mercoledì 24 Aprile 2024

Dodicenne sfregiata al volto a Napoli. L'avvocato dell'ex: "Non voleva ucciderla"

Ha trascorso la notte all'Istituto per minori dei Colli Aminei il 16enne che ha aggredito l'ex fidanzatina. Domani l’interrogatorio davanti al gip

Un grande murales con il volto di una bambina nel quartiere Montesanto a Napoli

Un grande murales con il volto di una bambina nel quartiere Montesanto a Napoli

Napoli, 13 luglio 2022 - Sarà interrogato domani dal gip minorile e potrà fornire la propria versione dei fatti il 16enne che ha aggredito l’ex fidanzata di 12 anni colpendola alla guancia, per farlo secondo alcuni quotidiani avrebbe usato un coltellino portachiavi. Il suo difensore, l'avvocato Domenico Dello Iacono esclude che il ragazzo avesse intenzione di uccidere: "Le indagini chiariranno se ha agito con premeditazione", dice. 

Cosa è successo martedì

La feroce aggressione è avvenuta nel pieno centro di Napoli, rione Montesanto, alle spalle di via Toledo, la centralissima via dello shopping, ad un passo dai Quartieri spagnoli. I due, aspirante pizzaiolo lui  studentessa delle scuole medie lei,  si sono incrociati in strada, nella tarda serata di ieri, ciascuno in sella a uno scooter. È nata una discussione violenta al culmine della quale il ragazzo ha sferrato il fendente. 

Una ferita per sempre

La ragazzina in lacrime, in piena notte, è finita in ospedale. Accompagnata dalla madre, ha chiesto di essere medicata per una ferita, lunga e profonda, al viso. Ha raccontato che a provocargliela era stato il suo ragazzo, con una coltellata, dopo una lite. Lei ora rischia che quella cicatrice le ricordi per sempre un amore tanto precoce quanto malato: dall'ospedale l'hanno dimessa dopo le cure con prognosi di un mese "per un danno permanente al viso".  Lui, ancora 16enne, è stato fermato dopo alcune ore di ricerche dai carabinieri. Ai militari ha detto che era pronto per costituirsi.

Premeditazione o raptus?

Il ragazzo ha passato la notte nel Istituto per minori dei Colli Aminei di Napoli in attesa dell'udienza di convalida. I carabinieri lo hanno fermato nei pressi della caserma dove si stava recando, accompagnato dall'avvocato, per consegnarsi alle forze dell'ordine. 

"Le modalità dell'accaduto escludono che il mio cliente volesse provocare la morte della ragazzina. Le indagini poi spiegheranno se è sussistente la premeditazione o se è ha agito in preda a un raptus", asserisce  l'avvocato del ragazzo. 

L'articolo 583 quinquies del codice penale

La Procura dei Minorenni di Napoli contesta al minorenne, legato da vincoli di parentela con una nota famiglia malavitosa partenopea, l'articolo 583 quinquies del codice penale, un reato da "codice rosso" istituito per punire chi provoca una deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso: una fattispecie introdotta con il diffondersi delle aggressioni con l'acido.

Il 16enne risulta avere precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, ed era sottoposto al percorso della messa alla prova. Il contesto in cui è maturato il ferimento viene definito socialmente difficile.