Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, 200 progetti per l'ex Albergo dei Poveri. Carfagna: "Serve un accordo tra Enti"

Il Governo ha messo sul piatto 100 milioni di euro con i fondi del Recovery Fund, per la ministra carfagna è necessaria "una governance efficace e azioni realizzabili nel giro di 5 anni"

Mara Carfagna all'ex Real Albergo dei Poveri di Napoli

Mara Carfagna all'ex Real Albergo dei Poveri di Napoli

Napoli, 21 luglio 2021 – Sono arrivati 200 progetti per il recupero dell'ex Real Albergo dei Poveri, la più grande infrastruttura sociale storica italiana. Idee dalle finalità sociali, inviate al Governo con il concorso di idee lanciato la settimana per il recupero dell'immobille. Sul piatto ci sono i 100 milioni euro messi a disposizione con i fondi del Recovery Fund. 

“Mi sono battuta per inserire nel Pnrr la riqualificazione dell'Albergo dei Poveri. Si tratta di un'opera di riqualificazione enorme, per cui non basta soltanto inserire l'opera nella linea di finanziamento del Pnrr, ma bisogna immaginare una governance efficace e soprattutto azioni che siano realizzabili nel giro di 5 anni". A dirlo è la ministra per il Sud, Mara Carfagna, durante un sopralluogo a Palazzo Fuga, meglio conosciuto come l'ex Albergo dei poveri.

Le proposte

A fine giugno, la ministra Carfagna aveva aperto la fase di consultazione con il territorio per raccogliere le proposte di enti e associazioni. Un dialogo al quale è seguito il bando. “Il concorso di idee bandito qualche settimana fa - spiega Mara Carfagna - ci ha fornito spunti molto interessanti. Sono arrivate 200 proposte, molte vanno nella direzione di recuperare una dimensione socio assistenziale con un'attenzione alla fasce più deboli della popolazione. Altri suggerimenti vanno nella direzione di insediare in questo complesso una sede museale, magari anche di farne la sede della biblioteca nazionale. Altri, ancora, chiedono giustamente di mettere a disposizione questo complesso soprattutto dei giovani e delle donne, con progetti di recupero e di inclusione sociale".

I prossimi passi

"La strada migliore - ragiona la ministra - credo che sia quella di siglare immediatamente un accordo di programma quadro tra ministero per il Sud, ministero della Cultura e Comune di Napoli, proprio per partire immediatamente con un'attività di riqualificazione e di recupero che abbia un obiettivo certo".