
A Firenze il convegno internazionale 'Moda, l'Italia fa scuola'
Firenze, 8 maggio 2018 - S.O.S. scuole di moda in Italia, una impresa ancora poco conosciuta che fattura ogni anno oltre 75 milioni di euro e che ha bisogno di internazionalizzazione e di sinergia per crescere e diventare sempre più competitiva. Nasce così un Manifesto dell'Alta Formazione di Moda in Italia presentato oggi nella Sala Borsa Valori della Camera di Commercio dutrante il convegno “Moda, l'Italia fa scuola”, promosso dal Centro di Firenze per la Moda Italiana. “La storia della formazione sulle scuole di moda e sui profili professionali che sono chiamati a formare è ancora tutta da scrivere, questo Libro Bianco che presentiamo oggi, curato da Maria Luisa Frisa, è una prima mappatura dello stato delle cose. Di una storia tutta da scrivere. Ma racconta bene il lavoro che abbiamo fatto in due anni e mezzo al Tavolo Nazionale della Moda voluto dal Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e seguito dal sottosegretario Ivan Scalfarotto”.
Il presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana Andrea Cavicchi introduce così il convegno internazionale che con visione verso il futuro fa il punto dello stato della didattica e del bisogno di nuovi indirizzi per i cambiamenti velocissimi del fashion. Cavicchi e il Centro Moda al tavolo governativo hanno lavorato molto bene e hanno guardato alle potenzialità di un settore produttivo che fa capo all'alta formazione per un comparto importantissimo come quello della Moda che in tanta parte consta delle nostre esportazioni e del nostro prestigio di centro della manifattura e dell'artigianalità per le griffe del lusso: l'alta formazione delle scuole italiane attrae studenti stranieri da ogni parte del mondo, procura figure professionali utili e necessarie, non più solo quelle del fashion designer o del responsabile marketing ma anche quelle legate all'e-commerce, al visual merchandising e ai social media. Ma serve un coordinamento perché altrimenti ogni scuola va per conto suo.
Ed ecco l'impegno della Commissione Formazione guidata da Andrea Cavicchi che col Centro Moda ha svolto un lavoro importante di coordinamento inedito e decisivo. “Gli inglesi fanno sistema, noi no - dice Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana - le nostre aziende hanno bisogno di professionalità nuove e preparate e i giovani sono la linfa vitale. I manager oggi devono essere creativi e i creativi devono saper fare un po' anche i manager. E poi è sempre più necessario insegnare la sostenibilità”.
Nel White Book (edito da Centro Moda e Masilio) si elencano tutte queste tematiche. “La formazione della moda è un'industria essa stessa, creativa, con esigenze proprie - continua il presidente Andrea Cavicchi che ha radunato un parterre notevolissimo di esperti - e per questo dobbiamo lavorare per una strategia comune, per un osservatorio permanente che coinvolga Mise e Miur, per una promozione delle nostre scuole internazionale e sinergica. Spianando la strada della burocrazia per i visti e i permessi di soggiorno per chi sceglie di studiare e specializzarsi in fashion in Italia”. Auspicando che “il nuovo Governo ci ascolti” e che magari si possa continuare a lavorare al Tavola della Moda ecco che dal convegno fiorentino esce il Manifesto dell'Alta Formazione di Moda in Italia che auspica per prima cosa la costituzione di un organismo permanente che metta daccordo ministeri dell'istruzione, dello sviluppo economico, degli esteri con scuole di settore e università per continuare l'opera del Tavolo della Moda, con un budget specifico per programmare formazione ed eventi internazionali.