Mercoledì 14 Maggio 2025
AMELIA ZACCO
Moda

Le eleganti icone del savoir-faire tra storia e tradizione

Gli orologi da tavolo diventano opere d'arte: dalla mongolfiera di Louis Vuitton all'Albatross di MB&F, fino alla pendulette couture di Chanel. Maestria orologiera e creatività si fondono in pezzi unici.

Gli orologi da tavolo diventano opere d'arte: dalla mongolfiera di Louis Vuitton all'Albatross di MB&F, fino alla pendulette couture di Chanel. Maestria orologiera e creatività si fondono in pezzi unici.

Gli orologi da tavolo diventano opere d'arte: dalla mongolfiera di Louis Vuitton all'Albatross di MB&F, fino alla pendulette couture di Chanel. Maestria orologiera e creatività si fondono in pezzi unici.

Non chiamateli orologi da tavolo. Coup de théâtre del tempo, nati dalla creatività delle Maison, portati in scena dall’abilità manifatturiera dei loro maestri orologiai. Esercizi tecnici ed estetici, cui affidare la narrazione delle proprie tradizioni, trasformandoli così in testimoni di savoir-faire unici, le cui radici affondano nella storia.

Prendiamo per esempio la Montgolfière Aéro, straordinaria creazione di Alta Orologeria di Louis Vuitton, è il racconto della passione per il viaggio della Maison. Declinata anche nella versione Precious, è un invito a sognare oltre che essere l’espressione dell’eccellenza artigiana del marchio: una splendida mongolfiera (altezza 34 centimetri) in vetro rosso e trasparente o in legno pregiato incorpora un orologio meccanico svizzero l’Épee 1855 Calibro LR a carica manuale con funzione di ore e minuti e 8 giorni di riserva di marcia, racchiuso in un baule Louis Vuitton in miniatura, realizzato a mano con lo stesso savoir-faire della versione originale, su cui poggia la mongolfiera. Un fiore Monogram indica le ore e i minuti visualizzati su due dischi; al centro del pallone un altro fiore Monogram e un altro ancora, che si apre, nella parte inferiore del tronco, con cui ricaricare l’orologio.

L’importante Manifattura orologiera l’Epée 1839 la ritroviamo ancora una volta con MB&F per Albatross, senza dubbio l’orologio che presenta le maggiori difficoltà tecniche mai prodotto dalla collaborazione tra le due Maison: con un totale di 1.520 componenti, è dotato di un sistema di suoneria, che scandisce sia le ore specifiche allo scoccare dell’ora sia ogni mezz’ora con un unico rintocco, e di un automa composto da 16 coppie di eliche che entrano in azione ogni ora. Ispirato al dirigibile Albatross del romanzo Robur il Conquistatore di Jules Verne, ma anche, più in generale, ai razzi e alle mongolfiere immaginati dall’autore francese, affascinato dagli oggetti volanti, è il primo orologio con ’ora a elica’ che sia stato mai creato. All’interno di Albatross si trovano due movimenti e due sistemi di carica; uno alimenta l’ora e la suoneria, grazie a due bariletti separati, mentre l’altro fornisce l’energia per le eliche, alimentate da un terzo bariletto.

Le eliche sul lato sinistro girano in un senso, mentre quelle sul lato destro in senso opposto, come se l’oggetto stesse davvero per decollare; allo scoccare dell’ora le eliche si azionano istantaneamente, a riprova della straordinaria attenzione ai dettagli con cui Albatross è stato creato. Il segnatempo è realizzato con un mix di ottone, acciaio e alluminio ed è disponibile in cinque colori: blu, rosso, verde, champagne e nero, in edizione limitata di otto pezzi per ciascun colore. Le parti colorate sono state ottenute utilizzando una vernice fredda traslucida, un po’ come lo smalto, la quale permette di intravedere le diverse tecniche di finitura sottostanti. Le sue misure? 600 mm di lunghezza per’ 350 mm di larghezza e 600 mm di altezza. Albatross ha un peso di 17 chili.

Ci porta a Parigi, in rue Cambon per sorprenderci con le atmosfere dell’atelier di Mademoiselle Chanel, il Musical Clock Couture Workshop della Haute Horlogerie Chanel, una pendulette unica, che ospita cinque manichini couture, riprodotti in miniatura in alluminio e ceramica con rifiniture realizzate con nastri di pelle nera, impreziositi ognuno da una spilla in oro giallo con 6 diamanti. I manichini, fedeli a quelli sartoriali, ’danzano’ sulle note, riprodotte da un carillon, di My Woman, una canzone del 1932, scritta da Bing Crosby e interpretata dal musicista britannico-sudafricano Al Bowly, tra le preferite di Gabrielle ’Coco’ Chanel.

A illuminare la scena, sotto una cupola di vetro, un lampadario con gocce di diamanti; la base ispirata al divano trapuntato e le decorazioni in oro evocano l’appartamento di Mademoiselle. Una chiave montata a collana lunga su una catena in oro impreziosita da diamanti consente di caricare il meccanismo di questo orologio), dove l’ora si legge su un metro da couturière. Ma questa opera merita anche di essere ascoltata.