Lunedì 29 Aprile 2024

Moda, Kering contiene le perdite. Exploit Bottega Veneta

Il gruppo del lusso internazionale ha affrontato i contraccolpi della pandemia da Coronavirus. L'ad Pinault: "Assicuriamo la sicurezza dei lavoratori, abbiamo aiutato medici e ospedali"

Kering, l'artlab di Gucci e Francois-Henri Pinault

Kering, l'artlab di Gucci e Francois-Henri Pinault

Parigi, 21 aprile 2020 - Il lusso internazionale alla prova del Covid-19, coi dati ufficiali del primo trimestre 2020 del Gruppo Kering che ha tra i vari marchi nel suo portafoglio i colossi Gucci, Yves Saint Laurent e Bottega Veneta. In un contesto assai difficile il gruppo guidato da Francois-Henri Pinault che di Kering è presidente e amministratore delegato ha contenuto al massimo le perdite con diverso andamento mese per mese tra gennaio quando ancora la pandemia non era scoppiata, febbraio e marzo. 

"La pandemia del Covid-19 ha pesato molto sulle attività del Gruppo nel primo trimestre - dichiara senza ipocrisia né giri di parole Pinault - Noi fin dal primo giorno dell'epidemia abbiamo messo in opera tutte le misure per assicurare la sicurezza e la protezione per la salute dei nostri lavoratori e dei nostri clienti nel mondo, contribuendo a rispondere ai bisogni eccezionali a seguito della crisi sanitaria, aiutando il personale medico e infermieristico e gli ospedali in ogni luogo noi siamo presenti. E ringrazio calorosamente - continua Pinault - i nostri collaboratori per il loro impegno continuo in questo periodo tanto particolare. Dopo un inizio molto promettente in gennaio i nostri marchi hanno visto calare le nostre perfomance per la propagazione rapidissima del Covid-19. Noi adesso facciamo di tutto per continuare al meglio la nostra attività preparandoci alla ripresa".

Kering nel primo trimestre ha registrato ricavi per 3.203 miliardi di euro con un -15,4% a tassi correnti e un 16,4% su base comparabile.

L'impatto è stato generale su tutti i mercati, a cominciare dalla Cina continentale e dai Paesi Asia Pacific. "Ora stiamo lavorando per garantire continuità e tempestività alle nostre attività - continua Francois-Henri Pinault - Adattare le voci di spesa e tutelare la cassa sono le priorità adottate ad ogni livello dal Gruppo. La solida struttura finanziaria, insieme alla nostra agilità, sono fondamentali in questo periodo. La mia fiducia nel futuro di Kering è riposta nella forza e nei valori dei nostri marchi, che sono certo emergeranno tutti al meglio da questo periodo di incertezza, così come nella nostra abilità di combinare la visione di lungo periodo con le necessità del breve periodo".

Insomma, Kering non arretra anzi ingrana ancora di più la marcia ed è pronto per la rivincita anche se non nasconde la gravità del contesto generale.

A gennaio 2020 c'è stata ancora una crescita a doppia cifra per i marchi del Gruppo Kering, con buone performance. A febbraio i primi segnali negativi con la chiusura di molti negozi in Asia Pacific e la riduzione drastica dei flussi turistici, in Europa soprattutto, da Cina e Asia. Nel mese di marzo ecco un ulteriore peggioramento con la diffusione della pandemia nel mondo, e la chiusura di tutti i negozi in Europa e America, a fronte di una graduale e confortante riapertura in buona parte di Asia Pacific. In questi primi tre mesi del 2020 le vendite retail sono calate del 19% mentre l'e-commerce è volato a +21%, con le vendite wholesale (distribuzione indiretta) a -7%. A soffrire di più l'Europa e l'Asia Pacific.

Moda, un modello di Gucci
Moda, un modello di Gucci

Per Gucci, marchio stellare nel portafoglio di Pinault, le vendite sono state pari a 1.804 miliardi di euro (-22,4% a tassi correnti, -23,2% su base comparabile). Le vendite retail hanno registrato -24%. Il marchio guidato dal presidente e ad Marco Bizzarri, è ben posizionato per beneficiare di una graduale ripresa non appena si risveglierà la Cina continentale.

Per Yves Saint Laurent, brand guidato dalla presidente e ad Francesca Bellettini, la minore esposizione verso l'Asai Pacific ha contenuto i danni, con positività in questo trimestre in Stati Uniti ed Europa Occidentale. Vendite pari a 435 milioni (-12,6% a tassi correnti, - 13,8% su base comparabile) con vendite retail a -18% e distribuzione indiretta a -6%. Il maggior successo del brand si fa in Europa.

Buoni e finalmente in controtendenza i risultati di Bottega Veneta che coglie numeri positivi dopo alcune stagioni sfortunate. Il marchio di è riposizionato specie in Europa e in America del Nord che crescono a doppia cifra. Vendite totali a 274 milioni di euro (+10,3% a tassi correnti, +8,5% su base comparabile), vendite dirette retail a -1%, distribuzione indiretta +55% e vendite triplicate per l'e-commerce. La svolta con il nuovo stilista Daniel Lee molto amato dai fashionisti e dal lavoro dell'amministratore delegato Bartolomeo Rongone.

Per Balenciaga e Alexander McQueen buone performance in Europa Occidentale e Stati Uniti,. Utili per controbilanciare le difficoltà di Giappne e Asia Pacific.

Continua adesso l'impegno di Kering per la fase del rilancio che parte dalla tutela della salute e sicurezza dei dipendenti e clienti. La società di Pinault ha donato due milioni di euro a quattro primarie realtà ospedaliere italiane situate nelle regioni dove il Gruppo ha i suoi insediamenti (Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio). In Francia c'è stata una donazione a favore dell'Institute Pasteur, della Croce Rossa di Hubei in Cina e della Cdc Fondation e NHS negli Stati Uniti.

Da ieri a Scadicci, vicino Firenze, è ripreso il lavoro per un gruppo ristretto di persone impiegate nei prototipi dell Gucci Art Lab.