Giovedì 2 Maggio 2024

Come dovrebbe essere un abito di qualità

Il taglio dei costi nei processi di produzione crea un mercato fatto di materiali scadenti, abiti poco confortevoli e meno resistenti

Shopping

Shopping

Nell'era della fast fashion, trovare abiti di qualità è sempre più difficile. Cuciture mal rifinite, troppo elastan e altre scorciatoie adottate per abbassare i costi nel processo di produzione, portano inevitabilmente a un mercato fatto di indumenti meno confortevoli e decisamente meno durevoli. Il problema sembra essere dilagante e non colpisce solo le grandi catene che espongono prezzi mediamente bassi, l'attenzione ai dettagli e ai materiali utilizzati è calata e non sempre è correlata al prezzo che si è disposti a pagare.

I materiali e le cuciture

Tutto parte dal tessuto. Il materiale e il tipo di lavorazione, incluso il processo di colorazione sono tutti aspetti determinanti per la qualità di un tessuto. Non è un caso che i materiali più utilizzati in passato fossero lana e seta, entrambi termoregolanti e che non necessitano di essere lavati di frequente. Parlano chiaro i numeri. Circa cinquant'anni fa, nylon e acrilico coprivano il 30% delle fibre in commercio, mentre due anni fa la percentuale ha raggiunto il 64%. Sempre nel 2021 la lana rappresentava l'1% del mercato mondiale mentre la seta solo lo 0,2%. Anche le cuciture sono cambiate nel corso del tempo, diventando più frettolose e disordinate. Se un tempo l'interno di un abito era curato quanto l'esterno, al giorno d'oggi prevalgono punti come l'overlock che fa in modo che il tessuto non si sfilacci, ma con un effetto più disordinato.

Il miraggio della vestibilità universale

L'onnipresente elastan, che compare anche come Lycra e Spandex, è ormai presente sulla maggior parte delle etichette. Il motivo è semplice. Rendendo un capo più elastico è più probabile creare una taglia che vesta tutti, cosa che dovrebbe essere invece affidata alle tecniche sartoriali. Pinces, plissettature e cuciture sapientemente posizionate richiedono tempo e tessuto extra, per creare un abito che ben si modelli al corpo nonché facilmente modificabile nel caso si renda necessario allargare o stringere un po'.

La fodera e le tasche

No, non serve per rinforzare gli abiti. La fodera è stata inventata per rendere i capi più resistenti e per fare in modo che mantengano la forma nel tempo, nonché per evitare che i segni di usura sul materiale esterno. Per esempio, la fodera di una gonna evita che questa si sgualcisca quando ci si siede, mentre quella nelle maniche delle giacche fa sì che l'abito cada meglio. Meglio ancora se le fodere sono realizzate con materiali naturali, che, oltre a svolgere i compiti descritti, permettono anche che il tessuto traspiri evitando dunque lavaggi troppo frequenti. Anche le tasche sono un indicatore di un abito ben fatto e devono essere posizionate al posto giusto, in modo che non risultino fastidiose, nonchè essere realizzate in modo da svolgere la funzione per la quale sono state progettate. Molto spesso invece, le tasche o sono assenti o sono troppo poco profonde per essere utilizzate oppure realizzate con materiali non adatti e poco resistenti.