Previsioni meteo, quando arriva il caldo? E' lontano. Tregua, poi nuovi temporali

Maxi frana nel Bolognese: il video dei vigili del fuoco. Muri di neve sul passo Gavia, strada del Giro d'Italia. Allarme Coldiretti: compromessa anche la semina di primavera. Le previsioni del tempo da martedì a domenica

Maltempo, la frana a Borgo Tossignano in provincia di Bologna (Ansa, Vigili del Fuoco)

Maltempo, la frana a Borgo Tossignano in provincia di Bologna (Ansa, Vigili del Fuoco)

Roma, 20 maggio 2019 - Andrà meglio sul fronte meteo, almeno per un po'. Ma non si tratterà di estate. Alla domanda 'quando arriva il caldo?' i meteorologi rispondono dicendo che è lontano. Il maltempo infatti, secondo le previsioni, è in agguato anche per il prossimo weekend, quindi potrebbe essere ulteriormente rimandato il primo fine settimana al mare (questo almeno in molte zone d'Italia). La situazione meteorologica generale continua ad essere piuttosto complicata sul bacino del Mediterraneo, dice ilMeteo.it. Il tempo subisce la negativa assenza di una figura di alta pressione in grado di garantirci la quiete atmosferica e soprattutto - spiegano gli esperti - un tipo di clima mite e gradevole come spesso avviene nel mese di maggio. La settimana appena iniziata potrebbe essere ancora contrassegnata da una sorta di instabilità no-stop con temporali sempre in agguato.

Bologna, maxi frana a Borgo Tossignano: il video dall'elicottero

Resta l'allerta meteo in Emilia Romagna

L'allerta di protezione civile e Arpae resta di livello arancione in Emilia-Romagna per criticità idraulica, ma solo nella pianura emiliana centrale, orientale e nella costa ferrarese. Per il resto le previsioni sono di un miglioramento del meteo un po' ovunque e si passa al codice giallo, con tendenza all'attenuazione. La criticità arancione è riferita alla permanenza di livelli idrometrici sostenuti nei tratti vallivi di Secchia e affluenti del Reno, già interessati dalle piene delle scorse settimane.

Ancora neve sulle Alpi

Pioggia a fondovalle e neve sopra i 2.000 metri. In Trentino Alto Adige permane la situazione di forte instabilità metereologica con temperature al di sotto delle medie stagionali. A Bolzano e Trento si registrano 14 gradi mentre nelle località di montagne i valori sono inferiori ai 10 gradi. Considerate le previsioni meteo per i prossimi giorni il sindaco del capoluogo altoatesino Renzo Caramaschi ha autorizzato, in deroga alle disposizioni di legge, il prolungamento del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento fino a domenica 26, ben un mese e mezzo oltre alla normale operatività.

Passo Gavia e Passo del Rombo

Intanto al passo del Rombo ci sono muri di neve di 10 metri, anche sul Gavia, una delle due salite clou della 102esima edizione della corsa rosa, su cui Nibali e gli altri si giocheranno buona parte delle possibilità di portare a casa il Giro, ce ne sono quattro e gli organizzatori stanno facendo di tutto per rendere percorribile la strada il 28 maggio. Se non dovessero farcela e se il tempo dovesse riservare ancora sorprese è già prevista l'alternativa: una doppia scalata del Mortirolo.

Le previsioni del tempo per martedì 21 maggio

Il team del sito comunica che lunedì la circolazione ciclonica sviluppatasi nel corso del weekend aprirà la strada ad una nuova perturbazione pronta a rinnovare l'instabilità atmosferica su tutto il Centro Nord con ancora piogge, rovesci e temporali. Andranno meglio le cose al Sud dove le uniche incertezze le avremo sulla Campania e sulle aree centrali della Puglia. Il clima sarà ancora piuttosto rigido per il periodo sulle regioni centrali e settentrionali, mentre farà caldino all'estremo Sud. Da martedì 21 l'atmosfera riuscirà a trovare un po' più di quiete rispetto al perturbato fine settimana e si apprezzeranno momenti più soleggiati anche al Centro Nord con temperature in graduale e generale rialzo, ma attenzione alla sera quando temporali forti colpiranno il Triveneto.

Il meteo di mercoledì e giovedì

Tuttavia, già da mercoledì 22, quella timida ritrovata stabilità atmosferica, sarà minacciata da un nuovo aumento dei temporali pomeridiani che si svilupperanno soprattutto sull'area alpina e prealpina e ancora una volta sul Triveneto. Giovedì 23 l'anticiclone africano farà una breve visita all'Italia portando un fugace fase di bel tempo e di caldo moderato sull'area tirrenica e su parte del Nord mentre continueranno a scoppiare dei temporali pomeridiani sulla dorsale appenninica del Centro Sud e comparti prealpini del Veneto. Anche 3bmeteo sottolinea che "le condizioni di maltempo che interessano la Penisola  insisteranno nelle prossime ore su diverse delle nostre regioni ma tenderanno ad attenuarsi parzialmente da martedì quando ci sarà una tregua di qualche giorno". Ma aggiunge: "Non ci sarà un miglioramento efficace e duraturo perchè infiltrazioni di aria fresca in quota manterranno un’accesa instabilità pomeridiana".

Il peggioramento nel weekend

IlMeteo.it avverte che dopo questa breve ed illusoria parentesi più consona alla stagione, ecco che arrivano nuovamente le brutte notizie. Se tutto verrà confermato, le correnti fredde nord europee, potrebbero inviare verso il nostro Paese l'ennesimo vortice ciclonico con la conseguenza di un rinnovato ritorno a condizioni di brutto tempo specialmente dapprima al Nord venerdì e sabato, poi al Centro Sud domenica. Allineata 3bmeteo: "Da venerdì però l'alta pressione dovrebbe e subire una nuova battuta di arresto consentendo l'ingresso di una nuova perturbazione sul Mediterraneo”.

Coldiretti: il maltempo ha compromesso la semina

Intanto arriva un nuovo allarme della Coldiretti. L'associazione riferisce che la pioggia senza tregua ha compromesso le tradizionali semine primaverili di mais, soia, leguminose e patate ma anche i trapianti di pomodoro e melone. Nei campi allagati - sottolinea la Coldiretti - è impossibile entrare per effettuare le necessarie operazioni colturali, mentre dove si è già seminato i germogli e le piantine soffocano per la troppa acqua. Una situazione - precisa - che rischia di far salire pesantemente il conto dei danni nelle campagne dove a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola si è verificata una vera strage per verdure, cereali e frutta; ingenti i danni a vigneti, agrumeti, oliveti, ciliegi e cocomeri, ma anche alle infrastrutture, dalle stalle scoperchiate alle strade rurali franate, senza dimenticare le serre distrutte con danni superiori ai 10 milioni di euro. Colpita anche la produzione del fieno per l'alimentazione del bestiame. Lo stato di sofferenza della natura, conclude la Coldiretti, è reso evidente dalle api con la produzione di miele che quest'anno fino ad ora è praticamente azzerata per il maltempo che ha compromesso molte fioriture; il poco che sono riuscite a produrre se lo mangiano per sopravvivere.