Mercoledì 24 Aprile 2024

Tra il Dante di Avati e Caravaggio La riscossa del cinema italiano

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Il Dante di Pupi Avati, con Sergio Castellitto nel ruolo di Boccaccio, e il Caravaggio di Michele Placido, con Riccardo Scamarcio a dare vita a genialità e furori del pittore maledetto. I Promessi sposi rivisitati da Pietro Marcello e il pirandelliano L’uomo dal fiore in bocca firmato da Gabriele Lavia.

E mentre Mario Martone ricorda Eduardo Scarpetta in Qui rido io, Sergio Rubini omaggia con il suo film I fratelli De Filippo. C’è anche il Diabolik di Marco e Antonio Manetti, nelle sale dal 16 dicembre; Sergio Castellitto propone Il materiale emotivo con Matilda De Angelis, e per chi ama le commedie, Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni, con Sabrina Ferilli, e La befana vien di notte 2 – Le origini, di Paola Randi, con una Monica Bellucci con parrucca bianca ma sempre ugualmente bella.

Con uno scatto d’orgoglio, il cinema italiano punta a riconquistare il pubblico con storie che parlano di protagonisti del nostro passato, della nostra letteratura e del nostro teatro, firmate dai nostri autori più importanti, da Paolo Taviani (Leonora addio, da Pirandello) a Nanni Moretti (Tre piani), da Marco Bellocchio (La conversione, sulla forzata conversione del ragazzo ebreo Edgardo Mortara, nella Bologna del 1858) a Gabriele Salvatores che, in attesa di uscire con Comedians, è al lavoro su Il ritorno di Casanova, con Toni Servillo.

Nel biennio 2020-2021 Rai Cinema ha investito su 135 film e oltre 40 documentari, per una cifra complessiva di oltre 150 milioni di euro, collaborando con 120 società di produzione e 180 registi. Tra loro, anche Roman Polanski che sta preparando The Palace, e Francesca Archibugi, che porta sul grande schermo il romanzo di Sandro Veronesi Colibrì, con Pierfrancesco Favino.

Beatrice Bertuccioli

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