Mercoledì 1 Maggio 2024

Fiori per un vagabondo, il miglior libro di Gianni Simoni?

Il nuovo romanzo giallo dell'ex magistrato Gianni Simoni, Fiori per un vagabondo, dedicato a un'indagine del giudice Petri, è fra i suoi più riusciti.

La cover di Fiori per un vagabondo, ultimo libro di Gianni Simoni

La cover di Fiori per un vagabondo, ultimo libro di Gianni Simoni

Gianni Simoni, l'ex magistrato ora scrittore, è nelle librerie con il suo ultimo romanzo, Fiori per un vagabondo, pubblicato da Tea. E si tratta forse del suo miglior libro. Si tratta naturalmente di un giallo poliziesco, con protagonista il suo personaggio meglio riuscito, il giudice in pensione Petri, che aiuta la polizia a risolvere i crimini che avvengono nella città di Brescia
Simoni, entrato in magistratura nel 1967, ha avuto una lunga carriera da giudice tra Milano e Brescia, occupandosi di criminalità organizzata, eversione e terrorismo. Ha lavorato al caso Ambrosoli e sulla morte di Michele Sindona, ma si è anche dedicato alla delinquenza comune, bagaglio che gli è stato utile nei sui libri. Oltre alla figura dell'ex giudice Petri, il romanziere ha un altro personaggio, il commissario Lucchesi, afro-italiano che opera in un commissariato di Milano in un altro filone di libri (cinque finora). Ma i “romanzi del bresciano” sono forse i più riusciti, più credibili: nel tempo Simoni si è conquistato il suo pubblico raccontando con stile iper-essenziale la quotidianità e la “normalità” delle indagini di polizia, lontane dalla carica adrenalinica con cui vengono trattate da altri autori.  
La routine del brillante pensionato Petri, la vita del commissariato, le difficoltà nello sbrogliare il bandolo della matassa del caso, sono il centro anche di questo libro, in cui la vittima, un misterioso vagabondo, nasconde un passato in cui scavare per trovare una rosa di presunti colpevoli.  
Più equilibrato dei libri precedenti, più attento alla trama del giallo, meno portato alla divagazione sulle abitudini del giudice pensionato, Simoni costruisce una narrazione incalzante, senza fronzoli, che va dritta al punto senza speculazioni filosofiche su bene e male, quasi una sceneggiatura. Ne esce uno dei suoi romanzi migliori, se non il migliore.