Venerdì 26 Aprile 2024

Classifica Sanremo, il trionfo di Mengoni con 'Let it be' ha sparigliato le ultime carte

Ieri sera il duetto fra Ultimo ed Eros ha partorito un topolone: esibizione rivedibile, vittoria di tappa mancata. Lazza vera sorpresa del Festival

Sanremo, 11 febbraio 2023 - Come la serata delle cover non ha cambiato la classifica di Sanremo. A parte Lazza, che è la vera sorpresa del Festival, non delle classifiche, con Mr. Rain. Ma ha allargato, almeno virtualmente, quella che sembrava una sfida a due prima della cinquina finale. L’anno scorso il duetto selfie di Morandi e Jovanotti fu l’ultima chance di vittoria per Gianni (piano b, giustamente risarcirlo con un trofeo alla carriera).

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Ieri sera il duetto fra Ultimo, emozionato, ed Eros, svagato, ha partorito un topolone: esibizione rivedibile, vittoria di tappa mancata. Anche e soprattutto perché il trionfo di Marco Mengoni con “Let It Be” e Coro ha sparigliato le ultime carte del gioco a due, che si deciderà con il Televoto di stasera, l’ultimo jolly in mano al cantautore romano. Rivoluzionario è stato invece il resto e l’ombra lunga arriva anche sulle charts streaming e social. Lazza ha scalzato Mengoni nella classifica giornaliera di Spotify, con Mr. Rain (primo per stream totali) e Madame, è poi primo su Deezer e Apple Music (anche se la classifica vera si vedrà dopo una settimana sono flussi ascensionali).

Marco Mengoni con il Kingdom Choir 13 (Ansa)
Marco Mengoni con il Kingdom Choir 13 (Ansa)

In tutte Elodie, Tananai, Coma_Cose e Colapesce Dimartino se la giocano per il quinto posto. Giorgia e Rosa Chemical nei dieci. E qui le cover sono state importanti, con Giorgia Elisa a specchio nella miglior performance vocale con Mengoni, Emma, Lazza e Marzadori (ha fatto capire il doppio registro classico contemporaneo del pianista Lazza), il messaggio diretto, semplice di Mr. Rain, il rapper dal sorriso educato. Bravi Manuel Agnelli e gIAMMARIA, travolgente Elodie con Big Mama, empatici Antonacci e Tananai, supergnocca Lorella Cuccarini (il musical è una nave scuola). Su Madame e Izi si dovrebbe dire che “Via del campo” non è una filastrocca sulle rotaie di autotune a cui attaccare la locomotiva di un testo rap che funziona. Faber era l’antitesi di questo. Male Colapesce e Dimartino, Ariete e Sangiovanni (stonati e banalizzatori). C’è chi ha fatto il compitino, chi lo spottino o shottino per vendere qualche biglietto in più. Troppi stonati, voce e contesto. Siparietti carini fra giovani fan e veterani del festival. Sugli scaffali del 2023 c’era tanta roba.

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