Sabato 4 Maggio 2024

RIMINI RIMINI VERA MAGIA

sulla terrazza del mitico grand hotel ricorda le sue vacanze in rOMAGNa dove presto intende sposarsi

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SuperSimo nazionale, Simona Ventura è in vacanza con Giovanni Terzi e la loro famiglia allargata a Rimini, al Grand Hotel, dove Federico Fellini si sentiva a casa. Casa lo è anche per la coppia dell’estate, Ventura-Terzi, che qui ha trovato la propria dimensione e dove sogna presto di convolare a nozze, magari sulla terrazza del Grand Hotel di Rimini. Giovanni Terzi con Simona Ventura nel frattempo hanno curato un format di incontri con le stelle del piccolo schermo e non solo “La terrazza della Dolce vita”, che ha visto protagonisti, fra gli altri Lorella Cuccarini, Paola Perego, Albano, lo chef Andrea Berton, Saturnino della band di Jovanotti e il principe Alberto di Monaco.

Simona qual è il suo rapporto con la Romagna?

"Bellissimo. Qui ho fatto tante cose. Venivo da bambina. Io ho origini emiliane. Andavamo al Bagno Speranzino, ma mi perdevo sempre e allora invece di mettermi la medaglietta, che era brutta, mia madre aveva messo un fiocco rosso. Poi anche da più grande. Quando ho iniziato a fare questo mestiere, prima con i concorsi di bellezza, poi con lo sport, facevo le convention, i congressi e sapevo che quando venivo qui mangiavo bene e guadagnavo un sacco di soldini. Rimini è una po’ la Miami d’Italia".

Una carriera lunga e felice la sua, ma non priva di difficoltà…

"Crederci sempre. Lavorare, differenziarsi. Questo me lo ha insegnato Giovanni Terzi".

Come vi siete incontrati?

"Una sera a cena da amici comuni. Io ero appena tornata signorina e questa amica ha invitato entrambi. Giovanni mi ha regalato il suo libro Eroi quotidiani. Poi la cena è finita e sono tornata a casa. Il giorno dopo l’ho cercato per ringraziarlo. Il libro era intonso, ma gli ho scritto che era intenso. Lui mi ha risposto "Ti amo" e non ci siamo più lasciati".

Avete annunciato che vi sposerete presto, quando? Lo farete qui a Rimini?

"Qui ci sentiamo davvero a casa. Il Grand Hotel di Rimini è un luogo magico. Paola Batani, la proprietaria, e Andrea Gnassi, il sindaco, sono diventati nostri grandi amici. Anche questi incontri Giovanni li ha pensati per dare una mano, in questo periodo strano dopo il Covid. Ci sposeremo presto, appena sarà possibile farlo senza mascherine, in sicurezza, con tutte le persone che amiamo. L’altro giorno mi ha chiamato mia madre, che in questi giorni ferragostani starà un po’ qui con noi. Mi conosce e mi ha chiesto: non è che vi sposate all’improvviso? Però no, lo faremo quando si potrà, nei tempi e nei modi giusti".

Qualche tempo fa suo figlio, Niccolò, è stato vittima di una brutta aggressione. Che cosa le ha insegnato quel momento?

"Io sono molto credente. Ho capito che quello era un segnale. Nella vita ho fatto tanto e non ho mai smesso di crederci, ma ci sono momenti nei quali occorre fermarsi. Poi si riparte. Quello è stato un segnale, uno schiaffo che mi ha svegliata. Mio figlio è sopravvissuto e anche io, in qualche modo. Sono ripartita dalle mie attitudini. E poi l’incontro con Giovanni, sono di nuovo una donna felice. Oggi so che si devono fare cose nuove, diversificare".

I suoi programmi futuri in tv quali sono, la vedremo ancora alla guida di un reality?

"Mai dire mai, stiamo ragionando con i vertici Rai. Però non voglio fare un programma a tutti i costi, quando e se ci saranno opportunità giuste per me, io ci sarò come sempre. Oggi poi ci sono novi device, come i social, si possono inventare format innovativi. Qui a Rimini ho fatto X-Factor anni fa e prima alcuni programmi dalle discoteche mitiche di allora, ma anche programmi come Un disco per l’estate e il Festivalbar. Ora mi piacerebbe fare un talent per le nuove eccellenze, una cosa per i giovani talenti, un’accademia da fare qui".

Un sogno nel cassetto di Simona Ventura?

"Continuare a fare scouting. Mi preoccupa che i giovani si siedano senza avere sogni. Forse abbiano sbagliato anche noi come generazione di genitori a spianare tutti i dossi, ma se tu li spiani tutti, poi un piccolo dosso diventa una montagna enorme. Invece la fatica serve nella vita".

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