Venerdì 3 Maggio 2024

Ecco il tesoro di re Bluetooth, scoperto da un ragazzo di 13 anni

Grazie a un metal detector un ragazzino tedesco, archeologo dilettante, ha rinvenuto per caso un importante tesoro dell'età dei Vichinghi

Foto: TonyBaggett/iStock

Foto: TonyBaggett/iStock

Un ragazzino tredicenne, archeologo amatore, ha scoperto un prezioso tesoro dell'età dei Vichinghi composto da collane, perle, spille, bracciali, anelli e almeno seicento monete d'argento. Il ritrovamento è avvenuto sull'isola tedesca di Rugen, situata nel mar Baltico. Dopo gli accertamenti del caso, gli esperti hanno sentenziato che il tesoro è collegabile a re Harald Blatand, detto Bluetooth e vissuto un migliaio di anni fa. IL RITROVAMENTO DEL TESORO VICHINGO A metà gennaio 2018 il tredicenne Luca Malaschnitschenko, accompagnato dal suo insegnante (René Schon), si è offerto volontario per perlustrare con un metal detector alcune porzioni dell'isola di Rugen. A coordinare lo sforzo c'era la sede competente per il lander Meclemburgo-Pomerania Anteriore dell'ufficio dell'istituto archeologico germanico. A un certo un punto il ragazzo è incappato in quello che sembrava un anonimo pezzo di alluminio, che coscienziosamente ha portato presso l'ufficio allo scopo di farlo analizzare. Con sorpresa, è saltato fuori che si trattava in realtà di una moneta d'argento. LA NOTIZIA È STATA TENUTA SEGRETA A questo punto gli esperti hanno chiesto a Malaschnitschenko e Schon di mantenere il riserbo, in attesa di ulteriori verifiche. Nei tre mesi successivi è stato organizzato uno scavo con tutti i crismi e a metà aprile ecco la notizia ufficiale: nel luogo del ritrovamento iniziale è stato rinvenuto un vero e proprio tesoro collegato ai traffici commerciali che ruotavano attorno a Hedeby, la più vasta città nordica ai tempi dei Vichinghi e una delle più antiche città di Danimarca. RE BLUETOOTH Più nello specifico, il tesoro è stato datato fra il 958 e il 986 d.C., durante il regno di Harald Blatand, uno dei primi re di Danimarca, famoso con il soprannome Dente Azzurro a causa di un dente colorato, forse perché ghiotto di mirtilli o perché lo dipingeva prima di andare in battaglia. Curiosità: la tecnologia per la trasmissione dati Bluetooth si chiama così proprio in omaggio alle abilità di comunicazione e diplomazia di re Harald. Qualità che non lo aiutarono quando il figlio Sweyn Forkbeard si ribellò e gli sottrasse il trono, ma questa è un'altra storia. Leggi anche: - Animali in estinzione: quelli famosi rischiano di più - Guarda il time lapse dell'Everest che lascia stupefatti - Fa bene la Nuova Zelanda a vietare le esplorazioni di petrolio?
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