Il robot cinese protagonista della spedizione lunare di Pechino ha riportato sulla Terra, insieme ad altri 1.731 grammi di suolo della Luna, un nuovo cristallo trasparente, di dimensioni pari a 10 x 7 x 4 micron. È stato ribattezzato Changesite-(Y) ed è stato riconosciuto dall’Associazione Mineralogica Internazionale. La missione cinese, però, ha anche riportato sulla Terra una quantità significativa di Elio-3, un isotopo non radioattivo molto raro dal quale si potrebbe ricavare energia. La missione cinese e la Changesite-(Y) La spedizione robotica di Pechino Chang'E-5 è iniziata nel novembre del 2022 ed è durata circa un mese. I risultati sono stati accolti con grande entusiasmo in Cina e hanno portato al riconoscimento di un minerale nuovo di zecca, la Changesite-(Y), riconosciuta anche dall’Associazione Mineralogica Internazionale. La scoperta è stata annunciata con soddisfazione sia dall’Amministrazione spaziale nazionale cinese che dell'Autorità cinese per l'energia atomica. L’Elio-3 per la fusione nucleare Insieme alla Changesite-(Y), il robot cinese ha riportato sulla Terra anche quantità significative di Elio-3, individuato nella cosiddetta “polvere lunare”. Si tratta di una scoperta molto importante perché questo isotopo – utilizzato tra le altre cose nelle macchine per la risonanza magnetica – sulla Terra scarseggia e le sue quotazioni hanno raggiunto livelli stratosferici: circa 17.000 dollari al grammo. Più nello specifico, l’elio-3 è un isotopo non radioattivo che ha una caratteristica che lo rende unico: ha due protoni e un solo neutrone. In una teorica fusione nucleare, quindi, non genererebbe scorie nucleari, una condizione che ne aumenta in maniera considerevole il valore. Le stime sulla presenza di Elio-3 sulla Luna sono decisamente favorevoli, si parla di circa 1,1 milioni.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro