Israele, Natalie Portman rifiuta il 'Nobel ebraico'

Tel Aviv, 20 aprile 2018 - Dopo essere stata scelta a novembre per ricevere il 'Premio Genesis', definito da Times Magazine il 'Nobel ebraico', l'attrice e produttrice israelo-americana Natalie Portman ha rifiutato di recarsi in Israele per la cerimonia di premiazione che avrebbe dovuto tenersi a giugno. Il motivo, fa sapere un rappresentante della Portman citato dal sito ufficiale del premio, sarebbero "recenti avvenimenti risultati estremamente dolorosi per lei" a causa dei quali "non si sente a suo agio a partecipare ad alcun evento pubblico in Israele" e "non può in tutta coscienza andare avanti con la cerimonia". Anche se non sono state fornite ulteriori precisazioni, è altamente probabile che alla base del rifiuto ci siano gli scontri al confine della Striscia di Gaza degli ultimi giorni, nei quali i militari israeliani hanno aperto il fuoco sui manifestanti palestinesi facendo diverse vittime.

Il rifiuto della stella del cinema ha causato l'immediata cancellazione della cerimonia e il ministro della cultura Miri Regev ha accusato l'attrice di aver "ceduto alle pressioni del Bds", il movimento di boicottaggio di Israele. In un comunicato diffuso dai media, lo staff del premio ha sostenuto "di temere che la decisione della Portman causerà alla nostra iniziativa filantropica una politicizzazione per evitare la quale abbiamo lavorato duramente negli ultimi cinque anni". Il premio consiste in un milione di dollari e viene assegnato a "personalità di successo che tramite il proprio operato contribuiscono alla causa ebraica o allo Stato di Israele". L'anno scorso era stato riconosciuto all'architetto e scultore inglese di origine indiana Anish Kapoor, nel 2016 al violinista e direttore d'orchestra israeliano Yitzhak Perlman e nel 2015 all'attore americano Michael Douglas. Portman - che è nata a Gerusalemme ed è stata in seguito naturalizzata cittadina americana - è recentemente comparsa nel film originale Netflix 'Annientamento'.