Mercoledì 24 Aprile 2024

Melania Trump, la regina Elisabetta e Michelle Obama signore del look nel 2018

First lady (nuove e vecchie) fanno meglio delle attrici. E tra gli uomini? Pollice verso per Trump, bene Conte

Michelle Obama intervistata da Sarah Jessica Parker (Ansa)

Michelle Obama intervistata da Sarah Jessica Parker (Ansa)

Roma, 31 dicembre 2018 - Purchè se ne parli, bene o male non importa più. Nella società dell'immagine in tempo reale, dei tweet e degli instagram scatenati, tutti i vip, i politici, i divi, gli stilisti, gli influencer a ogni prezzo, le top model di ieri e di oggi colgono l'attimo, come fossero davanti all'ignoto. Oppure si ripetono in rituali vestimentari ed estetici che a volte convincono e altre volte no. Le donne di potere e di bellezza, si sa, partono avvantaggiate ma anche loro possono "scivolare", ai maschi l'ardua sentenza di un po' di sacrosanta noia per abiti sempre più blu quasi notte e cravatte supernoiose.

Melania Trump è la più bella del reame sempre sui tacchi 12 anche sui prati o sugli scenari più catastrofici. La Regina Elisabetta II è appunto la regina di uno stile non solo regale ed entra di prepotenza direttamente nella fiaba quotidiana di ognuno di noi: merito dei colorini tenui delle sue mises, dei cappellini con piume e fiori, delle borse e delle scarpe che non cambiano mai e che ormai hanno superato il termine classici per entrare nella leggenda di uno stile che fa di questa donna un mito di eleganza che ogni stilista vorrebbe firmare. Ma lei resiste e concede solo qualche barlume di etichetta. Poi c'è Michelle Obama che, in libera uscita ormai e in veste di scrittrice delle sue seppure ancora giovani memorie, rompe ogni indugio e si tuffa nel fashion molto più di prima da first lady: non più giovani griffe americane da lanciare ma abiti di Balenciaga che più modaioli di così si muore e addirittura di un giallo limone impattante, con stivali seconda pelle da 4.000 dollari sempre marcati da Degma Gvasalia. E dire che a intervistarla per il suo 'Becoming. La mia storia' è stata una paladina di tutte le mode e di tutte le griffe come Sarah Jessica Parker che, davanti a Michelle, sembrava una scolaretta. In Italia quest'anno l'abbiamo vista fare la reclame a una catena di reggiseni, quasi come Julia Roberts intrippata tra le calze a pois. 

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Al primo posto tra i maschi da riposizionale nel look c'è Donald Trump che ogni volta sfoggia lo stesso cappottone lungo e extralarge che certo non dona, con quelle insopportabili cravatte rosse che stonano sempre con le mises sopraffine di Melania che ha sempre la vita segnata da una bella cintura, veste Dior e Valentino, Ralph Lauren e Dolce e Gabbana con la naturalezza dell'ex modella che non nasconde mai di avere un gran bel seno, sempe fasciato. Ora si fascia coi leggings anche le gambe, sterminate, sempre sulle suole rosse di Loubutin.

Niente da dire invece sull'eleganza italianissima del premier Giuseppe Conte che non si fa mai trovare senza il fazzoletto candido, meglio se a tre punte, nel taschino della giacca, con la camicia sempre bianca con il collo alla francese e cravatte in ogni tonalità dell'azzurro e del blu. Incuriosisce e sbalordisce invece la camaleontica trasformazione di Matteo Salvini ad ogni evento a cui partecipa, quasi sempre disgrazie o calamità: ed ecco il ministro dell'Interno indossare ogni volta un pezzo del guardaroba d'attacco di polizia, carabinieri, guardia di finanza, pompieri, volontari di ogni genere. Un' enciclopedia delle divise che non si era mai vista tanto precisa 

Molto più soft la scelta di mostrarsi ancora e sempre un po' acqua e sapone di Maria Elena Boschi, che per l'immagine un po' appannata del post Governo, non ci propina più scarpe da leoparda ma stivali a mezza coscia e camicette da educanda. Meno male che resta la grinta di Emma Bonino che anche con quel turbante improvvisato e necessario si fa ascoltare e rispettare. E la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati? Impeccabile come se stesse sempre prendendo un tè al Pedrocchi a Padova. 

Tornando alle star questo 2018 ha segnato la cavalcata dei 60 anni di Madonna che ha scelto Vogue Italia e la sua nuova vita a Lisbona per raccontarsi sempre in abiti da sogno, meglio se neri. Non teme l'età neppure Nicole Kidman che sulla copertina di Time sbarca con una giacca di pelle rosso fuoco firmata Ermanno Scervino che per lei tanto divina ha creato anche di recente un abito da sera tutto volants di organza e ancora rosse come le fiamme del suo fascino. 

Piacerebbe ricordare l'anno che sta per finire con un approccio gentile al look per Asia Argento che proprio non ce la fa a migliorarsi ed è un peccato perchè di bellezza ribelle ne ha da vendere. Immaginifica Lady Gaga con la bella faccia sempre in primo piano e il corpo un po' forte immerso nell'abito volante total black o nella nuvola di piume rosa entrambi firmati da Pierpaolo Piccioli di Valentino. E Macron? E la sua Brigitte? In calo di quotazioni e di presenze mondane lasciano il ricordo di abiti da burocrate (lui) e striminziti tailleur di Louis Vuitton (lei) sempre dieci centrimetri di troppo sopra al ginocchio. 

Cosa si salverà in tanta vippissima confusione fashion? La canottiera bianca tutta musica e sudore indossata da Rami Malek alias Freddie Mercury in 'Bohemian Rapsody', questo sì stile vincente!.