Mercoledì 24 Aprile 2024

Lineapiù non perde il filo. Il giro del mondo in 1.500 tesori di pizzo

Arte, cultura e storia in una collezione straordinaria

Alessandro Bastagli, presidente Lineapiù Italia

Alessandro Bastagli, presidente Lineapiù Italia

Firenze, 4 dicembre 2018 - "Ho passato la vita a collezionare, prima libri antichi, poi statue. E ora i pizzi più preziosi", racconta Alessandro Bastagli, presidente di Lineapiù Italia nella maestosa semplicità della Sala dei Rari, parte dell’Archivio Storico dell’azienda leader internazionale di filati di ricerca e qualità che ha sede a Campi Bisenzio. "Sette anni fa con Giuliano Coppini (fondatore di Lineapiù nel 1975 e indiscusso “re” e inventore dei fili più belli del mondo, ndr) comprammo un libro di pizzi d’epoca. Da lì altri libri, cartelle di fili da ricamo, poi tanti manufatti che oggi sono 1500 comprati nelle aste, dagli antiquari, alle famiglie nobili, per tramandare così in questa Sala dei Rari aperta alla consultazione per i creativi questi lavori stupendi e inarrivabili, frutto di gusto, maestria, pazienza certosina e infinita passione che tanto raccontano della nostra cultura e delle origini della moda".

Gli occhi si spalancano davanti alle quattro teche e ai tanti cassetti nelle scaffalature su progetto e disegno dell’architetto Elio di Franco che racchiudono questo tesoro raccolto da Alessandro Bastagli e che rappresenta pizzi, ricami e campionari tessili dal 1570 al Novecento, in un crescendo di bellezza che ha pochi uguali e che ne fa una delle collezioni d’azienda più importanti, non solo d’Italia. "I pizzi sono fatti di filo ed era un peccato tenerli nelle scatole. E Lineapiù Italia è un’impresa di filati. Di qui l’idea della Sala dei Rari e dell’esposizione dei pezzi più belli ordinati e catalogati dalla ricercatrice Monica Dimitras che si è occupata per alcuni anche del restauro. Ora sono consultabili insieme ai tanti punti a maglia del nostro Archivio che è stato aperto nel 2013. Oggi il ricamo è di grande attualità e tendenza, basta guardare alla passerella dell’alta moda e agli accessori per uomo e per donna", continua Bastagli che ama ricordare come un grande antiquario gli disse: tu compra sempre cose belle, quelle che ti emozionano. Una testimonianza viva di quante cose di valore immenso si sono fatte in passato in Italia, "e ancora si faranno oggi e domani, perchè noi italiani siamo maestri di gusto", assicura il presidente di Lineapiù Italia, e uno spaccato sul patrimonio tessile di pizzi che erano l’oro di paesi come la Francia. Mentore del progetto della Sala dei Rari coi suoi preziosi consigli ed expertise il professor Damiano Pellicano esperto di merletti a fusello, a tombolo, ad ago, di filet e sfilato ma anche di ricami meccanici veramente apprezzabili.

Nelle teche ecco il pannello a filet di fine Cinquecento nato dalla mani di “virtuose et nobili donne” come scriveva Cesare Vecellio nel 1592 con scene di caccia, tra cervi e alberi del bosco, e perfino una chimera dal volto femmineo e i capelli botticelliani. Ecco i colletti di merletto dei gentiluomini del Settecento che per andare in guerra solevano indossare sotto gli abiti della battaglia dei fragili e preziosissimi manufatti che spesso valevano molto più dei loro castelli, ecco il Buratto e il Reticello, il merletto a fuselli veneziani e genovesi del Seicento, quelli di provenienza russa, i lavori incredibili ad ago di Alencon e Argentan di provenienza francese del Settecento che erano i prediletti dalla corte di Luigi XV come pizzi “invernali” di contro al Valenciennes come pizzi “estivi”.

Non manca nella collezione di Lineapiù Italia una preziosa Dalmatica, un abito ecclesiale in seta e filato d’oro e d’argento, come alcuni fazzoletti su disegni antichi dell’Aemilia Ars di Bologna, e una bordura di oltre 10 metri ad ago in Point de Gaze che, come assicura il professor Pellicano, "a quel tempo, l’Ottocento, valeva più del platino".