Mercoledì 31 ottobre, prima dell'uscita negli Stati Uniti (9 novembre), sbarca nelle sale cinematografiche italiane 'Millennium – Quello che non uccide', ritorno su grande schermo della hacker Lisbeth Salander. Il film è stato presentato in anteprima mondiale durante la Festa del Cinema di Roma (18-29 ottobre 2018) e ha diviso la critica.
LA SAGA DI LISBETH SALANDER E DI MILLENIUM
Tecnicamente, 'Quello che non uccide' è la seconda ripartenza statunitense della saga. Tutto è cominciato con i romanzi scritti da Stieg Larsson e portati una prima volta su grande schermo da una produzione svedese (2009), che però non ha avuto un successo internazionale paragonabile a quello dei libri.
Qualche tempo dopo è arrivato il remake made in USA (2011), diretto da David Fincher e con Rooney Mara al posto di Noomi Rapace nel ruolo della Salander: anche il nuovo adattamento, però, non ha soddisfatto appieno. Arriviamo così alla seconda incarnazione.
MILLENNIUM – QUELLO CHE NON UCCIDE, IL FILM
Questa volta il punto di partenza non sono i romanzi di Larsson, prematuramente deceduto nel 2004, bensì il libro incaricato di continuare la saga letteraria e scritto dal collega David Lagercrantz (autore anche del quinto capitolo: 'L'uomo che inseguiva la sua ombra', pubblicato nel 2017).
L'adattamento cinematografico è stato scritto da Steven Knight ('La promessa dell'assassino) e Jay Basu ('Fast Girls'), mentre la regia è dell'uruguaiano Fede Alvarez, al suo terzo lungometraggio dopo aver guadagnato consensi grazie ai film horror 'Man in the Dark' (2016) e 'La casa' (il remake del 2013).
IL CAST: CLAIRE FOY È LISBETH SALANDER
Rinnovato completamente anche il cast: Lisbeth Salander è interpretata da Claire Foy ('The Crown'), sua sorella Camilla da Sylvia Hoeks ('Blade Runner 2049') e il giornalista Mikael Blomkvist da Sverrir Gudnason '(Borg McEnroe'). Accanto a loro troviamo fra gli altri Lakeith Stanfield, Stephen Merchant e Vicky Krieps.
IL TRAILER IN ITALIANO
IL PARERE DI CHI L'HA VISTO
In media la critica ha sentenziato che 'Millennium – Quello che non uccide' merita un voto di poco sotto la sufficienza (55/100). La ragione principale è che il film cambia i connotati di Lisbeth e la trasforma in una sorta di via di mezzo fra James Bond e una super eroina: operazione in linea con i tempi, forse, ma che snatura parte del fascino e dell'originalità di questo personaggio.
Ciò detto, è però vero che Fede Alvarez gira con la giusta asciuttezza e che Claire Foy si comporta molto bene, evitando in questo modo di appiattire la vicenda in una banale successione di scene d'azione.
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