New York , 1 maggio 2024 – "Mio marito vive ora in un paese chiamato ‘Cancerland’". Così la scrittrice e poetessa Siri Hustvedt annunciò al mondo, in un post su Instagram, la malattia di Paul Auster, morto oggi all'età di 77 anni per le complicazioni dovute a un cancro ai polmoni. Era l'11 marzo del 2023 e il maestro del postmodernismo americano era già in cura, con trattamenti di chemioterapia e immunoterapia, al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei centri per la ricerca e il trattamento del cancro più famosi a livello mondiale.
"Sono stata lontana da Instagram per un po' di tempo. È perché a dicembre è stato diagnosticato un cancro a mio marito, che era già malato da diversi mesi", scrisse Hustvedt raccontando delle cure e di quel luogo, 'Cancerland', in cui anche lei viveva. "Molte persone hanno varcato i suoi confini, perché sono o sono state malate o perché amano qualcuno, un genitore, un figlio, un coniuge o un amico che ha o ha avuto il cancro. Il cancro è diverso per ogni persona che ne è affetta. Alcune persone sopravvivono e altre muoiono. Questo lo sanno tutti, eppure vivere vicino a questa verità cambia la realtà quotidiana", proseguiva nel lungo post.
"L'intimità con un'altra persona non è solo un'esperienza parallela, due linee che si muovono nella stessa direzione ma non si incrociano – continuava la moglie di Paul Auster –. È molto più simile a un diagramma di Venn dinamico – se una cosa del genere è possibile – in cui le parti sovrapposte di due cerchi continuano a muoversi e a cambiare nel tempo. Un 'io' e un 'tu' in movimento che è anche 'noi'. Penso che sarebbe terribile essere soli nella Terra del Cancro. Vivere con qualcuno che ha il cancro e viene bombardato con la chemioterapia e l'immunoterapia è un'avventura di vicinanza e separazione. Bisogna essere abbastanza vicini da sentire i trattamenti snervanti quasi come se fossero i propri e abbastanza lontani da essere un aiuto genuino. Troppa empatia può rendere una persona inutile! Questa corda non è sempre facile da percorrere, naturalmente, ma è il vero lavoro dell'amore".
Nei mesi successivi la scrittrice e poetessa è tornata ad aggiornare i follower con altri bollettini "da Cerceland", fino all'annuncio del nuovo ultimo lavoro del marito. "È un libricino tenero e miracoloso", confidava la moglie. "Finora ho taciuto perché il territorio di 'Cancerland' è confuso e insidioso – scrisse Siri Hustvedt –. Il paziente, e io con lui, viaggiavamo in linea retta su una strada ma poi venivano ritardati e giravano in tondo. Non abbiamo ancora superato il cartello 'Stai lasciando la Terra del Cancro' che segna il confine del Paese".