
Andrea Satta
Roma, 8 luglio 2024 – Ieri sera hanno risuonato le mie canzoni di “Niente di nuova tranne te” con Angelo al piano, e il tema della violenza sulle donne e l’impegno con ‘Una Nessuna Centomila’ chiaro nella mente, per dire con forza che c’è bisogno di Centri Anti-violenza, che c’è bisogno di finanziarli e sostenerli nel tempo. Partiamo per questo viaggio sulle tracce di Alfonsina Strada e del suo epico tour del 1924 (unica e prima donna a partecipare). Debutto alla Torre TAM (Tower Art Museum), una torre medievale, nel cuore della Matera dei Sassi, oggi più asciutta del solito, splendidamente indolente, che si lascia vivere con la sua camicia di pietra nell’aria azzurra e calda dell’estate dei calanchi. Noi qui a raccontare del viaggio che faremo. La poetessa, Novella Capoluogo ci tuffa nella Persia della Seconda Guerra Mondiale, ci racconta di Amina sua mamma, di un campo dì concentramento inglese in India, dell’omicidio di un bambino, suo fratello, di un incredibile perdono.

A suonare un brano di Clara Schumann, la moglie di Robert, Sara Calì, una professoressa e anche mamma narrante del mio ambulatorio pediatrico a Roma. Sara in questi giorni è in vacanza in Puglia, fa la professoressa di italiano vicino a Roma, insegna ai ragazzi l’amore per le lettere, li sa ascoltare. È anche critica letteraria, Sara, suggerisce letture ai suoi alunni, li trascina verso il bello come stupore. In scena anche Giuliana De Donno, arpista di chiara fama, la cui casa fra i sassi si affaccia proprio sulla magnifica torre. Scende il suo suono nella città più a valle come una magia.
Io se potessi tornerei a Matera solo per ascoltarla, magari a due vicoli di distanza, mentre fa le prove nell’aria. Ci sarebbe la storia della Torre da raccontarvi, una storia anche quella bellissima. I ragazzi l’hanno ereditata dal nonno, la torre, l’hanno ripulita, restituita agli occhi e alla meraviglia e trasformata in un luogo per l’arte. Noi questi artisti li conosciamo da quando tutto questo ancora non era accaduto. Il brindisi di buon viaggio s’è fatto, vino non ne è avanzato. Grazie a Onyx Jazz Club di Gigi e Chiara, a Serafino della APT, a Michele della UISP per le dritte sui percorsi, agli altri materani che ci stanno soffiando nelle vele e nei pedali.
Oggi si pedala fino a Modugno, attraversando la Murgia. Al via anche Gea 13 anni, Leonardo 8, Giuseppe 11, e poi Timi, Cristina, Raniero, Angelo, Luca, Massimo, Silvano, Lello, Angela, altre e altri si stanno aggregando. Domani vi scrivo da Modugno e vi racconto. Stasera siano nella corte di palazzo Santacroce del cuore della città. Ospiti la meravigliosa Erica Mou e il centro antiviolenza La Giraffa. Si comincia sul serio.