Roma, 8 maggio 2025 – Fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina: i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il nuovo Papa. E’ Robert Francis Prevost, il primo pontefice americano della storia: 70 anni il prossimo 14 settembre, è originario di Chicago ed era finora prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina. Ha scelto il nome di Leone XIV.
L’atteso segnale è arrivato alla quarta votazione, poco dopo le 18, accolto da uno scroscio di applausi in piazza San Pietro. Ad annunciare l'Habemus Papam dalla loggia della basilica, passate le 19, è stato poi il protodiacono Dominique Mamberti. Nel frattempo Prevost passava dalla ‘stanza delle lacrime’ per la vestizione. Poi il Santo Padre si è affacciato per il suo primo discorso, visibilmente commosso.
Prevost è il primo papa a leggere un testo scritto. Ha parlato in un italiano fluente ma ha anche riservato alla folla un saluto in spagnolo (alle spalle ha una lunga esperienza missionaria in Perù). “Sono un figlio di Sant'Agostino, abbiamo bisogno di una Chiesa missionaria che costruisca ponti”, ha detto, evocando una “pace disarmata e disarmante”. Alla fine ha concesso l’indulgenza plenaria. Donald Trump: “Non vedo l’ora di incontrarlo”.

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Papa Prevost ha fatto la sua prima uscita a sorpresa: è ritornato a salutare le persone al Palazzo del Sant'Uffizio dove viveva.
"E' tutto nelle mani dello Spirito Santo". A due giorni dall'inizio del Conclave, quando era ancora 'solo' cardinale, Robert Francis Prevost lo ha detto a una giornalista Mediaset nel servizio andato in onda questa sera a '4 di Sera' su Retequattro. "L'unica cosa a tutti. Questo e' soprattutto un evento di Chiesa, di una Chiesa di fede che vuole cercare la volontà di Dio, vuole essere vicino a quelli che soffrono", aveva aggiunto a chi gli chiedeva se quell'invocazione dello Spirito Santo era l'unica cosa che si sentisse di dire ai propri sostenitori. "E allora: nelle sue mani. Non posso dire altro perche' non so altro", aveva aggiunto. E se lo Spirito Santo scegliesse lei? "Sono nelle sue mani", aveva detto ancora.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è congratulato con Papa Leone XIV e con la "comunità cattolica mondiale" per l'elezione del nuovo pontefice. "Auguro al primo Papa degli Stati Uniti successo nel promuovere la speranza e la riconciliazione tra tutte le fedi", ha scritto Netanyahu in un post su X dall'ufficio del Primo Ministro.
Domani il nuovo Papa celebrerà la messa nella Cappella Sistina con i cardinali alle 11. Domenica reciterà il Regina Coeli alle 12 dalla Loggia centrale. Lunedì 12 maggio alle ore 10, come ormai da tradizione, Papa Prevost incontrerà gli operatori dei media per una udienza nell'Aula Paolo VI alle ore 10.
"In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe l'impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell'umanità intera". E' quanto si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mandato a Leone XIV.
"Sono fiducioso che il dialogo costruttivo e l'interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono". Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo messaggio di congratulazioni al nuovo papa Leone XIV, secondo una nota del Cremlino citata dall'agenzia Tass.
"La pace di Cristo risorto è una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente", ha sottolineato il Papa, che ha ricordato i il suo predecessore. "Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma e il mondo intero la mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dare seguito a quella benedizione, Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio".
Al termine del suo primo discorso dalla basilica vaticana, Leone XIV ha concesso l'indulgenza plenaria. Il nuovo Papa ha fatto riferimento nello specifico a "tutti i fedeli radunati" in piazza San Pietro e "a quelli collegati con i mezzi di comunicazione".

Congratulazioni al Cardinale Robert Francis Prevost, appena nominato Papa. È un grande onore sapere che è il primo Papa americano. Che emozione, e che grande onore per il nostro Paese. Non vedo l'ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento davvero significativo!". Lo scrive su Truth il presidente americano Donald Trump.
"Dobbiamo camminare tutti insieme, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù per proclamare il Vangelo, per essere missionari. Sono un figlio di Sant'Agostino, dobbiamo essere una Chiesa missionaria che costruisce pronti ed è pronta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno, come questa piazza con le braccia aperte". Lo ha detto il neo Papa Leone XIV nel primo discorso in piazza San Pietro.
"Il primo papa americano". Con questo titolo la Cnn apre il suo sito web, così anche il New York Times e il Washingon Post. Il Guardian sottolinea a sua volta "Abbiamo un papa americano". Sono i primi siti internazionali che mettono in evidenza il fatto che il nuovo pontefice sia statunitense.
Prevost si è affacciato dal loggione di San Pietro, visibilmente commosso. E' stato accolto da un boato della folla, oltre centomila persone, radunata in San Pietro. "La pace sia con tutti i voi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, del buon pastore che ha dato la vita. Anche io vorrei che questo primo saluto entrasse nei vostri cuori, a tutti i popoli, in tutta la Terra, la pace sia con tutti voi".

Il protodiacono Dominique Mamberti annuncia l'habemus papam. L'eletto è l'americano Robert Prevost, ha scelto il nome di Leone XIV. Di Chigago, 69 anni, è considerato un compromesso tra le istanze progressiste e quelle conservatrici della Chiesa Cattolica.
Dopo l'elezione e l'accettazione, il nuovo Papa si è ritirato nella cosiddetta 'stanza delle lacrime' che è la sagrestia della Cappella Sistina per rimanere in preghiera ed indossare i paramenti papali. All'interno della stanza ci sono le tre vesti papali di diverse misure. Con il nuovo Papa in questi momenti c'è il Maestro delle cerimonie liturgiche, mons. Diego Ravelli. Dopo essersi preparato il nuovo Papa ritorna nella Cappella Sistina per ricevere l'omaggio dei cardinali. Solo dopo si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni.
"Habemus Papa": è il grido scandito dai fedeli mentre saltano a piazza San Pietro dove un grande boato ha accolto la fumata bianca. Gli smartphone sono puntati verso il comignolo avvolto in una nube bianca e in direzione delle campane a festa della basilica. I fedeli piangono di gioia mentre un gruppo di suore ha dato il via ad un ballo in piazza. In tanti sventolano bandiere del Vaticano e dei paesi di provenienza mentre i più piccoli saltano al grido: 'Il Papa!', facendo un girotondo.
L'habemus papam pronunciato dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti è atteso intorno alle 19. Intanto ha fatto ingresso in piazza San Pietro la banda dei Gendarmi seguita dal picchetto della Guardia svizzera. Tra la folla urlante, gendarmi e guardie sono arrivati al sagrato in attesa dell'annuncio del nuovo Pontefice, che si affaccerà dalla Loggia delle Benedizioni, da parte del protodiacono, il cardinale Dominique Mamberti.

L'elezione del nuovo pontefice, successore di Francesco, è stata tra le più brevi degli ultimi 150 anni: appena 4 scrutini.
"Bianca, bianca, abbiamo il Papa". Il sussurro corre tra i banchi di Santa Maria Maggiore, proprio vicino alla tomba di Francesco. Ci si mostra la notizia sui telefonini. Pochi istanti prima il sacerdote durante la Messa aveva pregato: "Dona alla tua chiesa un pastore". "Incredibile, eravamo proprio qui" dice una coppia di ragazzi Italiani.

Fumata bianca al Conclave dei cardinali riuniti nella Cappella Sistina in Vaticano dal pomeriggio di ieri, mercoledì 7 maggio: alla quarta votazione è stato eletto il nuovo Papa. Si attende ora l'uscita sulla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro del cardinale protodiacono Dominique Mamberti, che con la formula "Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam..." proclamerà al mondo il nome del Pontefice. Quindi, come è tradizione, anche il nuovo Papa si affaccerà per salutare i fedeli.
Fumata bianca dalla Cappella Sistina: il nuovo Papa eletto alla quarta votazione. Il 267° Papa è stato eletto più velocemente di quanto accadde nel 2013 a Jorge Mario Bergoglio che era stato eletto al quinto scrutinio, sempre nella seconda giornata del conclave. Suonano a festa le campane di diverse chiese di Roma.
In tempi molto brevi, già nei prossimi minuti, oppure più tardi, tra le 19 e le 19.30, a meno ovviamente di slittamenti e di imprevisti: queste le previsioni sulla prossima fumata, bianca o nera, per l'elezione del successore di papa Francesco. Se il segnale dal comignolo della Cappella sistina arrivasse subito, dovrebbe indicare che il quorum dei due terzi, fissato a 89 voti convergenti sullo stesso nome, è stato raggiunto e che la scelta è stata fatta. Se invece i tempi si allungassero vorrebbe dire che anche il primo scrutinio del pomeriggio non è andato a buon fine e che si sarà resa necessaria un'altra votazione. Come tempi si andrebbe allora a dopo le 19, sempre che non ci siano anticipi o ritardi rispetto a un programma ipotizzato: come ieri sera, quando la fumata, nera e non bianca come potrebbe essere stavolta, era giunta alle 21.
La fumata bianca ''potrebbe esserci già stasera ma è molto più probabile che arrivi domani. Secondo me entro domenica al massimo avremo il nuovo Pontefice''. Così Domenico Calcagno, cardinale e presidente emerito dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, tra gli 'elettori' del precedente Conclave, a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1. E sul nuovo Papa aggiunge: ''Si fa il nome di Parolin ma poi chi lo sa, la scorsa volta eravamo entrati in Conclave con tutti che facevano il nome di Scola ma poi non è andata così''.
I cardinali elettori hanno raggiunto la Cappella Sistina per la terza sessione di scrutini per l'elezione del 267° Papa della storia. Al termine del pranzo, i porporati si sono recati nella Cappella Paolina per il tradizionale momento di preghiera prima di fare il loro ingresso in Sistina. Qui adesso si procederà alla quarta e quinta votazione, in attesa della nuova fumata, dopo le prime due nere di ieri e di stamattina.
Uno striscione, in lingua inglese, che inneggiava la figura islamica del Mahdi, è stato posto sotto sequestro questa mattina dagli agenti dell'Unità Spe della polizia locale di Roma Capitale, (Sicurezza pubblica emergenziale), in prossimità del palco dell'area stampa sito vicino la Basilica di San Pietro, dove si sta svolgendo il Conclave. La pattuglia ha fermato subito i tre uomini che hanno esposto il manifesto, recante un QR code di rimando a un video di matrice islamica e che sottolinea l'importanza della figura del Mahdi, al posto del Papa. Oltre al sequestro dello striscione, è scattata la denuncia per i tre: un 41enne spagnolo e per due cittadini svizzeri di 30 e 41 anni, accusati di manifestazione non autorizzata e interruzione di funzione religiosa, in quanto hanno impedito l'accesso dei fedeli alla processione per la Porta Santa. Subito allertato il personale della Digos della polizia di stato, che è sopraggiunto sul posto e ha avviato ulteriori accertamenti sul caso.
"Sono a Pompei perché sempre ho bisogno della Madonna di Pompei, ma sono lieto di essere qui anche per invitare tutti voi a pregare perché la Madonna intervenga presso lo Spirito Santo. Soffi forte perché sia eletto il Papa di cui hanno bisogno la Chiesa di oggi e anche il mondo di oggi, travagliato da tante guerre". Lo ha detto, stamattina, il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, all'inizio della messa presieduta a Pompei, prima della recita della supplica alla Beata Vergine del Rosario di Pompei, così come riportato dall'agenzia Sir, promossa dalla Cei. Il porporato ha poi detto di auspicarsi che l'attesa fumata bianca avvenga nella giornata di oggi.

"Siamo venuti per salutare Francesco, per pregare per lui. E anche per il Papa che verrà, speriamo segua i suoi insegnamenti". Sono già migliaia i pellegrini e i fedeli in fila alla basilica di Santa Maria Maggiore per attraversare la porta santa per il Giubileo ma, soprattutto, per visitare la tomba del defunto pontefice. Lo sguardo, però, è anche ai telefoni, per la prima fumata della giornata: "è nera", ripetono le persone in fila. "Il nuovo Papa speriamo solo che sia come l'altro" è l'augurio di uno dei pellegrini venuti dalla Sardegna. Nella seconda giornata di conclave, in molti dopo aver visitato Santa Maria Maggiore si organizzano per spostarsi nel pomeriggio in Vaticano per attendere la fumata della sera. "Francesco era il nostro Papa. Ci siamo radunate qui per dire le nostre preghiere. E dopo andremo a San Pietro, sperando di esserci per la fumata bianca", afferma suor Ania, venuta con il suo ordine dalla Polonia.
Dopo la seconda e la terza votazione, i cardinali hanno fatto rientro a Casa Santa Marta per il pranzo. Alle 15.45 circa è previsto il nuovo trasferimento per il Palazzo apostolico. Alle 16.30 la ripresa delle votazioni nella Cappella sistina e poi, intorno alle 19.30, la celebrazione dei Vespri. La prossima fumata è attesa in serata, a meno che il nuovo papa non sia eletto al quarto scrutinio, a metà pomeriggio. Se fosse davvero anticipata, la fumata sarebbe bianca.
Circa 15 mila i fedeli erano presenti in piazza San Pietro alla fumata nera di stamani. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede.
Sono circa dodicimila le persone presenti a San Pietro in mattinata per assistere alla seconda fumata. E' la stima delle forze dell'ordine presenti sul posto. A quanto rilevato dalla Questura, intorno alle 11, c'erano già circa diecimila persone all'interno di piazza San Pietro e mille alle transenne. In cinquemila a Santa Maria Maggiore, oltre duemila alla basilica di San Giovanni e circa 1.200 a San Paolo.
Prosegue il testa a testa tra Luis Antonio Tagle e Pietro Parolin nelle quote dei bookmakers. Questa volta, però, è avanti il cardinale filippino, offerto a 3 dai betting analyst di William Hill contro il 3,50 del segretario di Stato vaticano. Resiste a 6 la "coppia" italiana formata da Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, mentre sale da 5 a 9 il ghanese Peter Turkson. Il balzo in quota più considerevole è quello di Jean-Marc Aveline, "protetto" di Bergoglio: il francese nuovo Pontefice si gioca ora a 18, in netto calo rispetto al 33 di sei giorni fa. A spuntare nell'elenco dei bookmaker è anche lo statunitense Robert Francis Prevost, in ascesa ma al momento ancora un outsider a quota 50
Una piccola suspence si è avuta tra le migliaia di fedeli e turisti presenti in attesa in Piazza San Pietro quando, dopo alcuni minuti, il nero intenso è svanito nell'aria, lasciando una coda biancastra che ha interrogato più di qualcuno sull'esito della votazione.
Nuova fumata nera al Conclave nella Cappella Sistina in Vaticano, dove i cardinali sono riuniti da ieri per eleggere il nuovo Papa. Sono andati a vuoto dunque anche la seconda e la terza votazione: non c'è ancora una intesa per il nuovo Pontefice e il quorum non è stato raggiunto. Una nuova fumata è prevista nella giornata di oggi pomeriggio.

Si sta gia' riempiendo piazza San Pietro, a Roma, nell'attesa della seconda fumata prevista per questa mattina, mentre le televisioni di tutto il mondo hanno cominciato a sintonizzarsi sul comignolo sulla Sistina. A breve si dovrebbe capire se la seconda votazione è andata a buon fine. Altrimenti l'attesa si sposterà a fine mattinata, intorno alle 12 e anche un po' dopo, quando una fumata comunque arriverà. Come ieri a stazionare sul tetto, di vedetta al comignolo, si alternano i gabbiani che popolano normalmente la zona del Vaticano.
Al buio dei risultati del primo scrutinio nel conclave, secondo voci riferite oggi da El Paìs salgono le quotazioni di tre cardinali spagnoli come possibili successori di Bergoglio: Cristobal Lopez, Angel Fernandez Artime e Pablo Virgilio David. Cristobal Lopez, 72 anni, salesiano, a lungo missionario, è l'attuale arcivescovo di Rabat. Angel Fernandez Artime, 64 anni, è stato nominato da papa Francesco cardinale nel 2023 e l'anno successivo pro prefetto del dicastero per gli istituti di vita consacrata, la cui responsabile è una donna, Simona Brambilla. Il terzo nome che emergerebbe come papabile e finora "coperto", secondo il quotidiano, è quello del filippino Pablo Virgilio David, arcivescovo di Kallookan, nelle Filippine, a sua volta nominato cardinale di recente.
Alle 8 i cardinali sono arrivati in Vaticano a bordo della navetta. Dopo la notte a Santa Marta, sono arrivati al Palazzo Vaticano per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. Poi, verso le 9.15, si ritireranno in Sistina per recitare l'Ora media e iniziare le votazioni di oggi, secondo giorno di Conclave.
Alle 7.30 si sono aperri i cancelli a San Pietro per attendere la fumata bianca. Migliaia di fedeli hanno iniziato ad entrare da pochi minuti. Sicurezza ai massimi livelli: controlli serrati e droni in sorvolo sul Vaticano.

Le votazioni per scegliere il 267° Papa riprendono oggi. In mattinata, i cardinali elettori si ritroveranno prima delle 8 nel Palazzo Apostolico, per celebrare Messa e Lodi nella Cappella Paolina. A seguire si ritireranno alle 9.15 in Sistina per recitare l'Ora media e procedere poi alle prime due votazioni. Poi il ritorno a Santa Marta con il pranzo in programma intorno alle 12.30.
Alle 15.45 la nuova partenza verso il Palazzo apostolico, quindi alle 16.30 il ritiro in Sistina con altre due votazioni e al termine (intorno alle 19.30, salvo imprevisti come capitato ieri) la celebrazione dei Vespri. Due sono le fumate previste nelle diverse giornate: una a fine mattinata, una la sera, ovvero al termine di entrambe le votazioni del mattino e del pomeriggio. A meno che il nuovo Papa non venga eletto alla prima delle due votazioni previste di mattina e di pomeriggio: in quel caso la fumata sarà anticipata attorno alle 10.30 se si raggiungerà l'intesa in mattinata o intorno alle 17.30 se sarà necessaria anche la prima votazione nel pomeriggio.

Il cardinale Pietro Parolin resta il candidato forte per la successione di Papa Francesco. Il porporato veneto, già segretario di Stato, sarebbe entrato in Sistina con un pacchetto di 52 voti. Intanto a quanto si apprende sarebbero salite le quotazioni del cardinale Jean Marc Aveline, l'arcivescovo di Marsiglia attento alle periferie e ai più disagiati e impegnato sui temi della migrazione e del dialogo inter-religioso. In salita ci sarebbe anche il cardinale Robert Francis Prevost, nato a Chicago, missionario in Perù per un decennio. Oggi i 133 cardinali elettori - dopo la prima fumata nera di ieri sera - torneranno a votare in Sistina. Previste quattro votazioni: due la mattina, due il pomeriggio. E chissà che stasera non possa esserci il successore di Pietro.
