Mercoledì 24 Aprile 2024

L’emergenza climatica in museo Sos del pianeta in mostra a Lisbona

Lo studio italiano Dotdotdot firma il progetto con Esa e Iea: il via dopo domani

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Scienza, cultura e design per raccontare l’emergenza climatica. Ma in un museo e... a suon di dati. È Earth bits - Sensing the Planetary, progetto firmato dallo studio italiano Dotdotdot, che da dopo domani al 6 settembre è sarà protagonista della riapertura e (dopo lo stop per la pandemia) del Maat, il fantascientifico Museo di arte, architettura e tecnologia di Lisbona.

Un percorso multisensoriale ideato dalla curatrice del museo portoghese Beatrice Leanza per approfondire, attraverso punti di vista diversi, i temi più attuali legati alla trasformazione ambientale. E che attraverso installazioni multimediali, dataviz, wallpaper digitali, video animati e una speciale consolle interattiva prova, in modo del tutto inedito sul tema ambiente.

Il racconto di Earth bits - Sensing the Planetary realizzato i collaborazione con Esa (European Space Agency) e Iea (International Energy Agency), si articola in 4 installazioni multimediali. Ad aprire è Power rings, un dataviz in loop che mostra il consumo di elettricità in Portogallo nel biennio 2019-2020, raccontando l’impatto delle restrizioni e delle misure adottate durante il primo lockdown e come il Covid-19 abbia influito sul fabbisogno energetico del Paese.

Si prosegue con 24Hours: the ecology and energy of our flux, grande murale illustrato di 12 metri che racconta meticolosamente, con una serie di illustrazioni dettagliate, i meccanismi di consumo energetico. Con la consolle The co2 mixer è possibile calcolare il proprio l’impatto energetico sul pianeta, in base al proprio stile di vita, infine, il grande wallpaper digitale “dipinto“ da dati e immagini Planet calls traduce visivamente l’insieme delle informazioni del programma satellitare Copernicus.

Re. Cu.

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