Mercoledì 24 Aprile 2024

Joss Whedon risponde alle accuse di condotta disdicevole

Dopo mesi di accuse da parte di membri del cast di 'Buffy' e 'Justice League', il regista e sceneggiatore si definisce "uno degli showrunner più gentili"

Joss Whedon

Joss Whedon

Dopo essere stato accusato di condotta disdicevole da membri del cast di film come 'Justice League' e serie TV come 'Buffy l'ammazzavampiri', il regista e sceneggiatore Joss Whedon ha deciso di rompere il silenzio e di dire la sua verità nel numero di gennaio del New York Magazine. Di fatto, ha negato le accuse rivoltegli in particolare da Ray Fisher, Gal Gadot e Charisma Carpenter. Critiche dalle quali Whedon si era dissociato, ai tempi, senza però entrare nei dettagli. Ora invece l'ha fatto e, ovviamente, la sua versione è l'esatto opposto di quella fornita dai suoi accusatori. Tanto da arrivare a definirsi tutt'altro che un mostro, bensì "uno degli showrunner più gentili".  

Joss Whedon risponde alle accuse di Ray Fisher e Gal Gadot

Tutto era iniziato nel 2020, quando Ray Fisher aveva sostenuto di essere stato oggetto di comportamenti inappropriati e razzisti sul set del film 'Justice League' (2017), che Joss Whedon aveva preso in mano dopo l'abbandono di Zack Snyder avvenuto per motivi personali (sua figlia si era suicidata). Fisher, che interpretava il supereroe Cyborg, aveva descritto Whedon come "grossolano, abusivo, non professionale e completamente inaccettabile". Aveva anche detto che in fase di post produzione aveva sbiancato il colore della sua pelle e tagliato pesantemente la sua parte. Nella recente intervista concessa a New York Magazine, Whedon ha detto di avere schiarito l'intero film e non solo Cyborg e ha aggiunto che i tagli alla sua parte sono stati motivati dal fatto che è "un cattivo attore" e che secondo i test screening il suo era "il peggiore personaggio del lungometraggio". L'israeliana Gal Gadot, che in 'Justice League' interpreta Wonder Woman, aveva fatto eco alle parole di Fisher raccontando che Whedon l'aveva minacciata di rovinarle la carriera se non avesse detto le battute così come voleva lui. Ora il regista risponde sostenendo "io non minaccio la gente, chi lo fa? L'inglese non è la sua lingua principale e io tendo a essere terribilmente ricercato nelle mie parole". Insomma, la posizione di Whedon è di essere stato frainteso, ma, su richiesta del New York Magazine, Gal Gadot ha replicato con un secco "ho capito perfettamente".  

Le accuse rivolte da Charisma Carpenter 

Nel 2020, dopo le parole di Ray Fisher, anche Charisma Carpenter aveva deciso di raccontare la propria esperienza, avvenuta questa volta sul set della serie TV 'Buffy l'ammazzavampiri' e dello spin-off 'Angel'. Sosteneva che non si contavano le volte in cui Whedon era stato crudele in modo gratuito, ad esempio chiamandola "grassa" dopo che era rimasta incinta e chiedendole senza tante cerimonie se intendeva abortire. "Ha attaccato la mia carriera", aveva detto Carpenter, "si era preso gioco delle mie credenze religiose, mi aveva accusato di sabotare lo show [sta parlando di 'Angel'] e poi mi ha licenziato senza tante cerimonie dopo che avevo partorito". In un secondo momento, altri membri del cast di 'Buffy' avevano sostenuto Charisma Carpenter parlando del set come di un "ambiente tossico": l'avevano fatto tra gli altri le star Sarah Michelle Gellar, James Marsters e Michelle Trachtenberg. A distanza di molto tempo Joss Whedon nega le accuse e dice di avere avuto un'ottima esperienza di lavoro insieme a Charisma Carpenter. E riguardo il set di 'Buffy' dice: "Ho alzato la voce e qualche volta ho dovuto farlo. Era un gruppo di attori e attrici molto giovani ed era molto facile che il set si trasformasse in un cocktail party".  

Le relazioni extraconiugali

Whedon ha anche detto la sua sulle storie avute con una serie di donne mentre era sposato con l'ormai ex moglie Kai Cole: "Mi sento malissimo", ha confessato, ma ha anche aggiunto che in qualche modo si sentiva "obbligato" ad avere rapporti sessuali con donne, specialmente se giovani e belle, che pensava non l'avrebbero degnato di uno sguardo se non fosse stato famoso.

 

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