Lunedì 20 Maggio 2024

Javier Zanetti compie 50 anni: vita e carriera del calciatore leggenda dell’Inter

Tanti auguri a ‘Pupi’ che oggi raggiunge un traguardo importante, il mezzo secolo: ecco tutto quello che ha fatto nel corso della sua vita.

Zanetti compie 50 anni - Credit Ansa Foto

Zanetti compie 50 anni - Credit Ansa Foto

Alcuni lo chiamano Pupi, altri El Tractor, ma il suo vero nome all’anagrafe (e che nome) è Javier Adelmar Zanetti. Stiamo parlando di uno dei più grandi talenti della storia del calcio mondiale, che il 10 agosto compirà 50 anni. Un’età certamente importante, che festeggerà come si deve con l’affetto dei tifosi che dal 2014, anno del suo ritiro, non hanno mai smesso di amarlo e supportarlo anche nelle sue nuove vesti da dirigente sportivo. Ecco la sua storia.

Chi è Javier Zanetti: le origini

Javier Zanetti nasce il 10 agosto 1973 nella capitale argentina. Proprio come la stragrande maggioranza degli abitanti del suo Paese d’origine (e il cognome in qualche modo lo lascia trasparire) l’ex calciatore ha origini italiane: il nonno Paolo era infatti originario di Sacile, in provincia di Pordenone, ma si era trasferito oltreoceano come tanti altri conterranei alla ricerca di fortuna e lavoro. Lo sportivo nato a Buenos Aires cresce in provincia, nel piccolo sobborgo di Partido di Avellaneda. I suoi primi giorni sul pianeta Terra non sono esattamente una passeggiata: il neonato Javier soffre infatti di problemi respiratori e viene salvato per un soffio da un medico, tale Aldemar, dal quale ha preso poi il secondo nome. I primi passi sul campo da gioco li muove già da bambino, appassionandosi con grande trasporto alla sua sua Argentina, la squadra campione del mondo nel 1978. Molto presto Javier Zanetti ottiene la possibilità di giocare nelle file dell’Independiente, dove rimarrà per 7 anni, anche se alla fine i dirigenti del team decidono di lasciarlo fuori, considerandolo fin troppo debole da un punto di vista prettamente fisico. Eppure, molto presto, Javier Zanetti dimostra qual è la sua vera natura. Come anche commentato dal dirigente sportivo Ryan Giggs, Zanetti ha in realtà sempre vantato intelligenza, rapidità e grande esperienza sul campo, oltre ad avere un ottimo controllo di palla e eccellenti doti fisiche (in barba a quello che pensavano i suoi detrattori in passato…). Sono state in effetti proprio tali qualità ad essergli valse il titolo di “trattore”, ovvero di un giocatore molto utile a fluidificare la manovra offensiva. Dopo l’esperienza dell'Independiente, è con l’arrivo al Talleres che Zanetti inizia a giocare da centrocampista, sia centrale sia di fascia, ma svolgendo a volte anche il ruolo del terzino, molto importante soprattutto per quella che è stata la sua prima vera stagione da professionista. All’età di vent’anni Zanetti viene acquistato dal Banfield per 160.000 dollari, chiudendo la sua personale stagione con un totale di 37 presenze. La consacrazione definitiva però arriva soltanto con l’Inter.

Lo sbarco all’Inter

Giuseppe Bergomi aveva raccontato in un’intervista concessa sulla Gazzetta dello Sport che la prima volta che lo vide giocare in assoluto rimase stupefatto dalla sua capacità di mantenimento del possesso palla. Immediatamente, a quanto pare, Bergomi si era reso conto di quanto Javier Zanetti sarebbe stato destinato a scrivere una pagina fondamentale della storia del calcio italiano e mondiale. L’esordio a Milano arriva nel 1995, grazie all’acquisto effettuato da Massimo Moratti su segnalazione di Antonio Angelillo. Zanetti riceve proprio in questo periodo la benedizione del più grande, il connazionale Diego Armando Maradona, che definisce il suo arrivo all’Inter “il miglior acquisto dell’anno”. Fin da subito il suo contributo all’Inter appare sostanziale: diventato titolare nella stagione 1996, il calciatore contribuisce all’ottenimento del terzo posto della sua squadra in campionato e al raggiungimento della finale della Coppa UEFA, che però perderà per un soffio concedendo la vittoria ai rigori allo Schalke 04. Dopo un triennio complesso, quello che va dal 1998 al 2001, caratterizzato da risultati deludenti, Zanetti ottiene finalmente la fascia di capitano dell’Inter, che già di recente aveva accettato in modo temporaneo per sostituire l’infortunato collega Ronaldo. In questo periodo, tra l’altro, Zanetti e il suo team devono accettare una delle sconfitte più cocenti della loro carriera: l’Inter perde infatti il campionato il 5 maggio 2002, proprio all’ultima giornata, quando la coppa sembra essere in realtà quasi una semplice formalità. Bisognerà dunque aspettare la stagione 2004-2005 per rivedere vincere l’Inter: sarà proprio in questa occasione che il team di Zanetti si porterà a casa la Coppa Italia, il secondo trionfo in nerazzurro per l’argentino dopo il trionfo alla Coppa Uefa del 1998. Un’evenienza più unica che rara, inoltre, si presenta nel 2006, quando l’Inter seconda in campionato si porta a casa la coppa dopo la squalifica della Juventus sulla scia dell’enorme scandalo Calciopoli. Anche l’anno successivo, inoltre, l’Inter riesce a portarsi a casa la vittoria del tricolore con ben 5 giornate di anticipo e un totale di 97 punti in classifica. Zanetti, che ha regalato alla sua Inter molte altre soddisfazioni anche negli anni successivi (nella stagione 2009-2010, giusto per fare un esempio, ha trionfato in Champions League contro il Bayern Monaco) è rimasto a Milano per ben 19 anni, scendendo in campo 858 volte: essendosi ritirato a 40 anni, è inoltre incluso nella classifica dei dieci giocatori di calcio professionisti più anziani di sempre.

Javier Zanetti oggi

Il calciatore, evidentemente, non avrebbe mai potuto abbandonare la fede nerazzurra una volta chiusa la sua carriera sui campi da calcio. Subito dopo il ritiro, annunciato nel 2014, Zanetti è stato nominato vicepresidente dell’Inter da parte di Erick Thoir, che in quell’anno era ancora presidente del team milanese. In veste di dirigente, le soddisfazioni sono arrivate in tempi relativamente brevi: nella stagione 2020-2021, infatti, Zanetti ha portato per la prima volta la squadra a lui in gestione alla vittoria dello scudetto.

La vita privata di Javier Zanetti

Zanetti, contrariamente a molti altri calciatori, è sempre rimasto molto distante da gossip spiccioli di ogni tipo. Lontano dalla classica immagine del calciatore donnaiolo, l’ex sportivo condivide la propria vita da ormai più di 20 anni con la stessa persona: la fortunata è Paula de La Fuente, la figlia di un docente universitario argentino con cui Zanetti ha avuto un totale di tre figli, ovvero Sol (nata nel 2005), Ignacio (nato nel 2008) e infine e Thomas (classe 2012). Tutti insieme gli Zanetti vivono da tempo su una grande casa sul lago di Como, in località Montrasio.

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