Venerdì 14 Giugno 2024
ANDREA BONZI
Magazine

"Il" Batman torna alle origini del poliziesco

Nel film di Matt Reeves, con Robert Pattinson protagonista, il supereroe ritrova l’articolo prima del nome, come agli inizi negli anni ’30. E la storia è un vero thriller

Robert Pattinson alla premiere di 'The Batman' (Ansa)

Robert Pattinson alla premiere di 'The Batman' (Ansa)

The Batman. L’articolo determinativo non è un optional. L’Uomo Pipistrello protagonista del film di Matt Reeves inaugura la stagione primaverile dei blockbuster (in Italia esce il 3 marzo) e punta a restituire un’immagine inedita dell’eroe sul grande schermo.

“Il“ Batman, infatti, è come veniva apostrofato il detective col mantello creato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger nelle sue prime storie, quando portava la pistola e faceva fuori i criminali. Innanzitutto, cambia l’attore: sotto la maschera c’è Robert Pattinson, ex idolo emaciato delle ragazzine di Twilight, che dà vita a un Bruce Wayne cupo e tormentato.

Tutto, del resto, appare dark come non mai. Lo sono le strade di Gotham City, un incubo metropolitano dove sfreccia una Batmobile ispirata alle muscle car americane: il regista l’ha voluta ammantare di un alone “demoniaco“ come quello che avvolge la Plymuth Fury del celebre 'Christine – La macchina infernale' di Stephen King. Nera è Catwoman, una supersexy Zoe Kravitz (i geni di Lenny e di Lisa Bonet non mentono), che instaurerà il classico rapporto conflittuale con il Pipistrello ("Non buttare via la tua vita, Selina". "Non ti preoccupare, ne ho nove…")

Ma, soprattutto, oscuro come non mai è la nemesi di turno: l’Enigmista. Archiviate le allegre versioni in tutina verde (ricordate il ridanciano Jim Carrey?), ci troviamo di fronte a un inquietante serial killer incappucciato, avvolto in un impermeabile nero.

La rabbia covata per il ricco figlio di Thomas Wayne da Ed "Lo Strano" (l’attore Paul Dano), soprannome affibbiatogli dai bulli che ne hanno segnato l’adolescenza, esploderà in una efferata vendetta. E anche Bruce dovrà scendere a patti con l’eredità del padre, forse non così filantropo come pensava.

Nel film spunterà anche un irriconoscibile Colin Farrell alias Oswald Cobblepot, detto "il Pinguino": via monocolo, ombrelli-gadget e sigaro ("La produzione è stata categorica sul fumo", ha ammesso l’attore) per lasciare posto a un più urbano sgherro mafioso della famiglia Falcone.

L’ambizione del regista Matt Reeves – già autore di due capitoli della trilogia del Pianeta delle scimmie – è di realizzare un thriller poliziesco, non il classico cinecomic. Per questo, ha preteso che la pellicola fosse slegata da riferimenti al Dc Universe (Justice League e compagnia): sarà come se le vicende si svolgessero su un piano parallelo (Terra-2). Un escamotage simile a quello (non dichiarato) della trilogia di Christopher Nolan, con Christian Bale come Cavaliere Oscuro, che rimane la prima pietra di paragone della pellicola in uscita. Fatto sta che quest’anno, quello di Pattinson non sarà l’unico Batman a (ri)apparire sul grande schermo. La Dc-Warner, per non essere a meno della Marvel che ha infilato ben tre Spider-Man nell’ultimo film, sta cercando di mettere ordine a tutte le incarnazioni precedenti dell’Uomo Pipistrello con un suo Multiverso.

Nel film 'The Flash', in uscita a novembre, approfittando del fatto che il velocista scarlatto può infrangere le barriere tra tempo e spazio, appariranno Ben Affleck, il Cavaliere Oscuro attualmente ‘in carica’ nel Dc Universe cinematografico, e un invecchiato Michael Keaton, direttamente dalle due pellicole di Tim Burton (1989 e 1992), il quale apparirà anche nel telefilm Batgirl. Non ci saranno, a meno di colpi di scena, né Val Kilmer (Batman Forever, 1995) né George Clooney (Batman & Robin, 1997).

Il quale ha spiegato, con ironia non comune, che, "sentendosi ancora responsabile di aver affossato l’intero franchise di Batman", gli pare normale essere stato ignorato dagli studios.