Domenica 15 Giugno 2025
LETIZIA CINI
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Eredità Onassis, il contratto finisce all’asta

In vendita l’accordo tra la figlia di Aristotele Christina e la moglie Jackie, vedova del presidente Kennedy

Aristotele Onassis e Jackie con la figlia Caroline Kennedy il giorno del loro matrimonio

Roma, 22 marzo 2020 - Le famiglie allargate hanno i loro bei problemi. Tanto più quando in ballo ci sono eredità miliardarie. Non fa eccezione la coppia formata da Jacqueline Lee Kennedy Onassis, nata Bouvier, e l’armatore greco Aristotele Onassis, convolati a giuste nozze - per entrambi le seconde - il 20 ottobre 1968.

Un’unione che ha richiesto più di un accordo, non solo fra gli sposi ma anche postumo, fra ’matrigna’ e ’figliastra’. La prova è sotto gli occhi di tutti: il contratto del 1975 firmato da Jackie e da Christina, figlia di Onassis, sarà messo all’asta giovedì prossimo, 26 marzo, dalla International Autograph Auctions Europe di Malaga, in Spagna.

Nell’accordo Jackie lasciava nelle mani della secondogenita di Onassis la fortuna del marito, quantificabile in 500 milioni di dollari, accettando di riceverne poco più di 20: tutto messo nero su bianco nelle 23 dettagliatissime pagine che andranno all’incanto con una base d’asta di 22 mila dollari, firmate dall’unica figlia in vita del magnate e dalla seconda moglie, il 7 maggio del 1975.

L’armatore è morto all’età di 69 anni nel marzo del 1975, due anni prima se n’era andato il suo primogenito Alexander rimasto ucciso in un incidente aereo. La prima moglie Tina era deceduta per sospetta overdose nel 1974.

Eredi dell’immenso patrimonio, dunque, solo Jackie e Christina, indicate rispettivamente come “moglie” e “figlia” nell’accordo che hanno sottoscritto, in cui si legge: "A titolo di compromesso e di regolamento e su base forfettaria, la figlia, in quanto rappresentante della proprietà del padre, paga alla moglie del padre la somma di 20.500.000 dollari. Nei confronti della figlia, la moglie rinuncia a ogni pretesa, diritto, titolo e interesse a ricevere o ereditare qualsiasi parte del patrimonio. Sebbene lei (Jackie) sappia che suo marito era un uomo molto ricco, è soddisfatta delle disposizioni e non desidera rivendicare nulla".

Prima di morire, Onassis aveva comunque lasciato alla moglie 2 milioni in obbligazioni.

Vedova del 35º presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy, assassinato il 22 novembre 1963, da first lady Jackie ebbe 4 figli, solo 2 dei quali sopravvissero: Caroline Bouvier Kennedy (nata nel 1957) e John Fitzgerald Kennedy Jr., detto John-John, scomparso nel 1999. Anche l’armatore greco di figli ne aveva due, Alexander e Christina, avuti dalla prima consorte, Athina Livanou.

Aristotele e Jackie si erano sposati con uno sfarzoso matrimonio nell’isola di Skorpios: i due si conosceva da anni, cosa che aveva dato adito a voci di una loro eventuale, mai ammessa e mai provata, precedente relazione, e l’armatore per la bella americana aveva interrotto la lunga storia d’amore con la cantante lirica Maria Callas.

Anche la loro unione era stata puntigliosamente regolata da un contratto pre-matrimoniale, stilato dagli studi legali di fiducia dei coniugi: fra le clausole era previsto di tutto, dal numero minimo di fine settimana che i coniugi dovevano trascorrere insieme ogni anno, a quale percentuale del patrimonio del marito le sarebbe toccata a titolo di “alimenti”, in caso di divorzio, commisurata al numero di anni che sarebbe durato l’unione.

Nonostante Onassis si trovasse bene con i figliastri Caroline e John (il figlio Alexander diede al giovane John le prime lezioni di volo, e per ironia del destino entrambi sono morti in seguito a incidenti aerei), la figlia Christina non legò mai con Jacqueline.

Quando l’armatore morì, il 15 marzo 1975, la vedova poteva essere titolare di una cospicua eredità, ma la legge greca imponeva un tetto alla somma che un cittadino straniero poteva ereditare, e la disputa apertasi fra lei e Christina finì col farle accettare una liquidazione definitiva di 20 milioni di dollari. Quella che ora viene messa all’incanto.