Equinozio 2019, quando è il primo giorno di primavera (orario e superluna)

Roma, 18 marzo 2019 - Il clima mite la annunciava già da un po': ora la primavera è pronta a fare il suo ingresso ufficiale. E quest'anno, come nei 10 anni passati del resto, arriverà, per così dire in anticipo. L'equinozio 2019 cade infatti il 20 marzo, e non il 21, come succedeva tempo fa e come si insegna tutt'ora - sbagliando - ai bambini.

Com'è noto, l'equinozio è quel momento del moto di rivoluzione della Terra in cui il Sole si trova allo zenit dell'equatore: una circostanza che accade due volte l'anno, una a marzo l'altra a settembre (equinozio di autunno). Le date precise possono variare: la data dell'equinozio di primavera può slittare dal 19 al 21 marzo, e questo a causa delle diversa durata di anno solare (la rivoluzione terrestre intorno al sole) e anno del calendario (fatto di 12 mesi e 365 giorni) (Qui la spigazione approfondita: perché la primavera 2019 inizia il 20 e non il 21 marzo). Anche l'orario preciso cambia: nel 2019 scatterà alle 22.58 (ora italiana). 

LA SUPERLUNA - Convenzionalmente l'equinozio è anche il primo giorno della nuova stagione, che quest'anno sarà accompagnato da un evento spettacolare nei cieli: la superluna.

L'appuntamento è per la notte tra il 20 e il 21 marzo e in particolare alle 2.44 del 21 marzo: in quel preciso momento la luna piena raggiungerà il perigeo, cioè il punto più vicino alla Terra nell'orbita lunare. Risulterà così particolarmente visibile e luminosa, tanto da essere ribattezzata, appunto, una 'super' luna. La differenza si noterà ad occhio nudo, ma il suggerimento - meteo permettendo naturalmente - è di munirsi di un binocolo per apprezzare il fenomeno in tutta la sua bellezza. 

SIMBOLI E CREDENZE  - Tanto l'equinozio di primavera che la luna piena hanno assunto nelle varie culture significati diversi, spesso positivi: entrambi eventi simbolo di passaggio e cambiamento sono spesso celebrati con rituali che invocano la rinascita e associati a credenze di fertilità. Quest'anno si sovrappongono: che l'effetto benefico sia raddoppiato?