di Davide
Rondoni
Lettera al poeta
Ecco, mi mandano a te
voce alla tua voce
lettera alla tua anima
fanciullesca, feroce.
Ho una strana meta
devo arrivare al poeta.
Forse si sono pentiti?
ascoltano di tutto ma non
versi di terracielo cuciti?
Cosa hai tu addosso?
Cuore fiamma cuore fosso
poeta o come chiamarti
adesso che sei voce
vento, aria e non niente
stupore e tormento
gioia notte ritmo sangue
cuore fiamma cuore fosso?
Siamo uomini e abisso
e se l’anima sacra
non ha qui parola
tu la prendi in te vola
in te grida in te cola
una forza del passato
un urlo sempre urlato
per noi uomini e abisso.
Ti hanno maledetto
esaltato anche incensato
chiosato e non capito
non amato non guardato
i compagni t’han tradito
i potenti infine seppellito.
Ma non c’è coscienza
senza poesia presenza
tu sai che l’amare conta
e solo il conoscere conta
non arde l’aver amato
non sa l’aver conosciuto
tu sei poeta e bruci ora
e al nostro vivere distratto
chiedi tu guarda con me
sono di tutti il meno astratto
chiedi voce urla con me
ancora canti canta con me.
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