Mercoledì 24 Aprile 2024

Cristiana Pegoraro: "Io, giocoliera della vita con il mio piano"

La pianista premio Bellisario, si racconta: "Ho fatto tanti sacrifici per la musica"

Cristiana Pegoraro

Cristiana Pegoraro

Perugia, 23 giugno 2019 - La soddisfazione più recente le è arrivata dal Premio Marisa Bellisario, il più prestigioso riconoscimento italiano all’eccellenza femminile. Cristiana Pegoraro, pianista e compositrice ternana di fama internazionale, è una delle ‘Mele d’Oro’ della XXXI edizione del Premio, con cerimonia andata in onda sabato su Rai Uno, preceduta da un incontro al Quirinale con il Presidente Mattarella. Talento, carisma, passione e bellezza: ecco i tratti distintivi di quest’artista che da anni conquista le platee di tutto il mondo come simbolo della musica e della cultura italiana e che nell’ultima stagione ha suonato ben tre volte alla Carnegie Hall di New York.

Cristiana, che valore ha il Premio Bellisario?

Immenso, mi fa doppiamente piacere, come artista e come donna. Più volte ho affrontato sfide in un mondo maschile, come essere la prima pianista italiana a tenere concerti nei paesi del Golfo, dove le donne non hanno gli stessi nostri diritti. Sono anche la prima italiana ad aver eseguito tutte le 32 sonate di Beethoven, compositore maschile per eccellenza".

Primati di cui va orgogliosa...

"Sì, perché sono convinta che la forza e la voglia di emergere vengano sempre premiate. La musica e l’arte sono linguaggi universali che parlano al cuore delle persone". Quanto è difficile imporsi in un mondo maschile come quello della musica? "Le difficoltà sono le stesse in tutte le professioni. Purtroppo noi donne dobbiamo sempre farci valere di più. Se sei carina puoi trovarti in situazioni poco gradevoli". Le è capitato? "Sì, è successo ma bisogna andare avanti per la propria strada. La donna che vale emerge da sola, non ha bisogno di compromessi".

Quali progetti la aspettano?

"Due concerti, a Palermo il 29 giugno e a Roma il 2 luglio al Circolo del Ministero degli Affari Esteri. Ma soprattutto c’è il ‘Narnia Festival’, dal 17 luglio al 4 agosto a Narni e in altre città umbre. Da otto anni dirigo questo festival che ho creato dal nulla".

In cosa consiste?

"È un festival che riesce a portare in Umbria tanti talenti da paesi stranieri e vuole promuovere l’Umbria nel mondo. Abbiamo oltre trecento giovani che vengono a studiare da noi non solo musica ma anche opera, danza, lingua e cultura italiana. E poi ci sono gli spettacoli serali, oltre 55 eventi in cartellone, ospiti importanti, mostre d’arte e sullo sport in collaborazione con il Coni".

Fa tutto da sola?

"Quasi. In questo caso vengono fuorile mie qualità di donna manager. Sempre combattiva, anche se è faticosissimo organizzare eventi del genere".

Come è iniziata la sua avventura?

"Prestissimo. Ho ereditato il gene musicale da mio nonno. A 4 anni, all’asilo, ho scoperto il pianoforte, mi sono innamorata della musica e ho deciso che avrei fatto la pianista. A 10 anni sono entrata in Conservatorio e ho tenuto il mio primo concerto al Teatro Laudamo di Messina. A 16 mi sono diplomata ma avevo già iniziato a girare il mondo. A 21 anni sono arrivata a New York e lì mi si sono aperte tutte le porte".

Oggi chi è Cristiana Pegoraro?

"Mi considero energica, forte, appassionata e semplice. Credo nei miei ideali e non mollo mai. Ovviamente ho anch’io le mie debolezze, se non avessi una sensibilità non potrei essere un’artista".

C’è spazio per il privato?

"Per avere una carriera bisogna fare sacrifici e rinunciare a qualcosa. Non ho tempo libero ma non lo cerco neppure perché amo totalmente il mio lavoro. È un intreccio terribile, bisogna essere giocolieri della vita".

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