Corsa all’Artico, l’esperto: guerra ibrida tra i ghiacci. Putin e Xi: cosa sta succedendo

Il Grande Nord è il bancomat del presidente russo. Le mire della Cina. La scorciatoia polare, le materie prime e l’incognita dei paleovirus

Roma, 3 gennaio 2023 - Corsa all'Artico accelerata dalla fusione dei ghiacciai: il Grande Nord è definito anche il bancomat di Putin, dalle entrate degli idrocarburi di quella regione deriva il 50% del Pil. Mentre le immagini satellitari rilanciate dalla CNN dimostrano un costante ampliamento delle basi militari di Mosca. E continua a crescere anche la flotta di rompighiaccio a propulsione nucleare.  "Veramente non solo la Russia è molto attiva. In quella parte del mondo si sta giocando un’altra guerra ibrida tra le grandi potenze che hanno capacità artica". L’analisi è di Francesco D’Arrigo, direttore dell’Istituto Italiano di studi strategici Niccolò Machiavelli. Tra i protagonisti la Cina di Xi Jinping.

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"Che cosa si intende per guerra ibrida"

"Ci sto scrivendo anche un libro. Non esiste una definizione di "guerra ibrida" universalmente accettata. Diciamo così: oggi la guerra non è solo quella che si combatte militarmente in Ucraina ma è a 360°. Comprende l’accesso ai Global Commons, quindi ai mari e soprattutto agli oceani, all’ambiente sottomarino perché da li passano i cavi e tutte le informazioni strategiche che non vengono trasmesse via satellite". 

E cosa significa guerra ibrida nell’Artico?

"L’Artico è una parte della Guerra ibrida. Che prevede appunto di usare qualsiasi risorsa per fare pressione su un altro Stato. La guerra è dunque economica, energetica, sull’acqua, sulle fonti alimentari e soprattutto sui dati. Attraverso i dati si fa informazione e disinformazione. Con la disinformazione si fa influenza e si costringono i paesi a prendere decisioni che non sono nel loro interesse. L’Artico fa parte di questa guerra ed è soprattutto uno dei Global Commons - beni accessibili all’umanita - più ricchi e non ancora sfruttati".

Sicuramente la Russia nell’Artico vanta un vantaggio geografico

"Certamente. E comunque ha una tradizione, un’esperienza costruita nel tempo. Da sempre Mosca ha avuto uno speciale battaglione militare nel Grande Nord".

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"Quel battaglione è stato mandato a combattere la guerra in Ucraina senza i mezzi adeguati. Ha avuto perdite pesantissime".

Mentre Putin ha varato una nuova rompighiaccio a propulsione nucleare

"Anche questo progetto è partito molto tempo fa. Risponde a una precisa strategia".

Intanto la Cina di XI è alla ricerca di una via della seta polare

"Non tanto quello. Sull’Artico si giocano soprattutto le partite dei giacimenti di petrolio, gas e materie prime ancora sotto i ghiacci. Pechino ha delle basi nel Grande Nord. Ci sta investendo tantissimo, come sta facendo nello spazio".

Quindi non fa gola soltanto la Northern sea route, la scorciatoia polare

"No, quella è ancora troppo pericolosa".

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"Ma restano troppe incognite. Penso agli iceberg, ai tempi che restano molto variabili. Non è quello il motivo principale. Ripeto, a fare gola davvero sono i giacimenti. Energetici e di materie prime. E poi l’Artico è un presidio strategico per piazzare sensoristica a tutti i livelli. Quindi sul mare, nel cielo. Perché da lì c’è il predominio su tutta una serie di territori che sono strategici anche dal punto di vista militare".

Si torna a parlare di paleovirus, con lo scioglimento del permafrost

"Certi studi dei cinesi sono molto preoccupanti sia dal punto di vista dell’utilizzo batteriologico che se ne può fare sia perché non sono così prudenti e così avanzati e i virus possono sfuggire di mano. Si usa sempre la parte scientifica per coprire attività diverse. Quasi tutte le attività che vengono svolte nell’Artico sono dual use, possono essere utilizzate sia nel campo civile che nel campo militare".

Artico come base di studio

"L'Artico è il luogo ideale anche per testare l’adattabilità degli esseri viventi e dell’uomo nello spazio. Temperature rigide, carenza di ossigeno, condizioni climatiche proibitive sono simili a quelle che si potrebbero incontrare nella colonizzazione umana dei pianeti, come Marte".

E una grandissima riserva di proteine per il pesce

"Riserva alimentare e anche idrica. Le risorse ancora inesplorate dell’Artico sono davvero tante e fanno gola a tantissimi".