Giovedì 3 Ottobre 2024
DAVIDE
Cinema e Serie Tv

Non siamo i padroni della vita

Davide

Rondoni

La mia Romagna sott’acqua è una notizia che non si può sentire. Avremmo preferito sottovino. L’acqua fa male, ci siamo sempre detti da ‘ste parti, fa la ruggine, e via un altro bicchiere di Sangiovese, santo protettore che stavolta si dev’essere distratto. O forse no, forse se non ci metteva una mano insieme alla Madonna del Fuoco di Forlì e delle Grazie di Faenza e Sant’Apollinare di Ravenna, poteva andare peggio, esserci più tragedia di quella che c’è stata. Vigliacca miseria, avrebbe detto Il brigante (o meglio capo paramilitare come Garibaldi) chiamato Passatore vedendo il suo paese natale, Boncellino, allagato dal Lamone. E il suo compare fedele fino all’ultimo, detto non a caso il Domandone, avrebbe chiesto al capo "perché succedono ‘ste cose?". E il Passatore, che pur aveva e raccontava sogni mistici e popolari, avrebbe girato la domanda al Cardinal Tonini. Il quale, secco e sapiente, avrebbe detto che il mistero del male non è sondabile, ma che di certo qui, anche in Romagna, non siamo in Paradiso, anche se ci somiglia. Siamo in un luogo dove la natura che pur dobbiamo rispettare a volte non ci rispetta, e quindi dobbiamo difenderci, fare con lei una trattativa a volte dura. E occorre avere senso del mistero, cioè come sanno gli uomini di campagna e di mare, sapere che non sei il Padrone della vita. Se ce lo dimentichiamo qui altro che Paradiso, inizia l’inferno. Specie quell’inferno che é il dolore senza poterlo affidare a Dio, riducendo la vita solo a fortuna o sfortuna. I fiumi Montone, Lamone, Senio e Santerno, di solito simpatici e laboriosi, come i romagnoli, stavolta, come i romagnoli quando si incavolano, han fatto danni. E allora bisogna stare all’erta, non andar troppo dietro alle chiacchiere facili. Non si faceva che parlare di siccità fino a ieri, con tutto il corredo di facile ecologismo. E invece alluvione. Fosse stata di Sangiovese almeno...