Venerdì 26 Aprile 2024

Crimes of the Future, al cinema il nuovo provocatorio film di Cronenberg

Con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart: critica positiva per una trama che non lascia indifferenti

Foto: Argonauts Productions/Serendipity Point Films/Davis Films/Telefilm Canada

Foto: Argonauts Productions/Serendipity Point Films/Davis Films/Telefilm Canada

Mercoledì 24 agosto è un giorno importante, per coloro che amano il cinema provocatorio e fuori dagli schemi di David Cronenberg: esce infatti nelle sale italiane il film 'Crimes of the Future', con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart. La critica internazionale ha sentenziato che si tratta di un valido lungometraggio, di quelli che non lasciano indifferenti. CRIMES OF THE FUTURE, TUTTO SUL FILM La trama è ambientata in un futuro prossimo nel quale l'artista performativo Saul Tanser (interpretato da Viggo Mortensen) e la sua compagna Caprice (Léa Seydoux) trasformano in spettacolo le metamorfosi degli organi di lui. Il loro lavoro li porta a intrecciare il percorso di una setta che è nel mirino delle forze dell'ordine. Una investigatrice del National Organ Registry (Kristen Stewart) inizia così a teneri d'occhio. 'Crimes of the Future' segna il ritorno al cinema del regista e sceneggiatore David Cronenberg: avviene otto anni dopo il suo ultimo lungometraggio, 'Maps to the Stars'. È anche un lungometraggio che porta il medesimo titolo di un altro lavoro di Cronenberg: 'Crimes of the Future', uscito nel 1970. Non si tratta però di un remake e racconta altro. Citando le parole del suo autore: "È una meditazione sull'evoluzione umana. La tecnologia è sempre un'estensione del corpo umano, anche quando sembra essere molto meccanica e non umana. Un pugno viene potenziato da una mazza o da una pietra che lanci, ma alla fine, quella mazza o quella pietra è solo un'estensione di una potenza che il corpo umano ha già. In questo punto critico della storia umana, ci si chiede: il corpo umano potrà evolversi per risolvere i problemi che abbiamo creato? Il corpo umano può sviluppare un processo per digerire la plastica e altri materiali artificiali non solo come parte di una soluzione alla crisi climatica, ma anche per crescere, prosperare e sopravvivere?" LE RECENSIONI, COSE NE PENSA LA CRITICA Com'era facile aspettarsi, 'Crime of the Future non ha lasciato indifferente la critica, che però, in media, non ha gridato al capolavoro: ne ha parlato bene, talvolta molto bene, ma senza trasporti. A colpire è stata soprattutto la capacità di Cronenberg di mettere in scena un immaginario fantascientifico quasi retrò, che ricorda suoi film come 'eXistenZ' e 'Crash', ma di metterlo al servizio di una narrazione radicale e completamente proiettata al futuro. Il risultato è un film non semplice, a tratti respingente, ma capace di grande fascino e di un profondo ragionamento sul presente e sugli esseri umani. IL TRAILER

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