Lo chef stellato contro i clienti che prenotano e non si presentano

Anche se in una certa misura fa parte del rischio d'impresa, quello dei clienti che prenotano e poi non si presentano è un problema annoso nel mondo della ristorazione. Lo è per i piccoli locali e ancora di più per gli stellati, che devono sostenere costi quotidiani altissimi, e a maggior ragione in queste settimane dopo l'emergenza Coronavirus nelle quali i ristoranti lavorano forzatamente a capienza ridotta e i clienti scarseggiano. Ogni tavolo occupato è importante, ogni tavolo riservato ma poi rimasto vuoto è un danno più pesante del solito. Ecco ad esempio il caso dello chef stellato inglese Tom Kerridge, che qualche giorno fa al suo Bar & Grill nell'hotel Corinthia di Londra si è ritrovato con ben 27 prenotazioni svanite nel nulla, tutte nella stessa sera.

 

 

 

 

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To the 27 people that booked @kerridgesbandg and then failed to turn up on a Saturday night..... This industry, like many others is on the verge of collapse. Your behaviour is disgraceful, shortsighted and down right unhelpful..... all of you “no shows” in all restaurants up and down the country are adding to the issues already being faced.... YOU are putting peoples jobs more at risk..... we put staff levels to the number of covers booked and when you fail to turn up, it now costs us, which in turn will force very uncomfortable and hard decisions about staffing levels. You are the worst kind of guest, and that is “selfish”. I hope you have good look at yourselves...

Un post condiviso da Tom Kerridge (@cheftomkerridge) in data: 12 Lug 2020 alle ore 2:20 PDT

Kerridge ha riversato la sua frustrazione in un post su Instagram che ha fatto un certo rumore, rivolto ai 27 clienti che non si sono presentati e in generale a chi ha la brutta abitudine di comportarsi nello stesso modo: "Questa industria, come molte altre, è sull'orlo del collasso. Il vostro comportamento è vergognoso, miope e dannoso. Tutte le vostre mancate presentazioni qui e in altri ristoranti non fanno che peggiorare i problemi che già stiamo affrontando". "State mettendo a rischio dei posti di lavoro. Noi adeguiamo il numero di membri del personale al numero di coperti prenotati: quando non vi presentate causate una perdita, che di conseguenza può costringere a decisioni difficili e spiacevoli sul personale. Siete il peggior tipo di clienti e il vostro comportamento è egoista. Spero che vi facciate un esame di coscienza". Per tutelarsi dal rischio, i ristoratori potrebbero cominciare a richiedere al momento della prenotazione depositi non rimborsabili, oppure anche il pagamento anticipato del conto intero. Misure che magari suoneranno antipatiche per alcuni, ma che oggi sarebbero più che comprensibili. Leggi anche: - I 100 migliori ristoranti d'Europa nel 2020 secondo i gourmet. Bene gli italiani - Covid, pub inglese mette filo elettrico per far rispettare il distanziamento - Orrori in cucina, il cibo servito nei modi più assurdi. Le foto