Giovedì 25 Aprile 2024

Il coraggio di Céline: "Ho fede in Dion"

La star racconta gli anni più difficili: "Morendo, mio marito mi ha insegnato la vita"

 Celine Dion (Ansa)

Celine Dion (Ansa)

Quèben City, 22 settembre 2019 - Il suo cuore va avanti. Già, proprio come nella canzone che l’ha consacrata superstar miliardaria, quella My heart will go on che celebrava l’amore tragico ma immortale di Leo DiCaprio e Kate Winslet abbracciati – re e regina del mondo – sulla prua del Titanic di James Cameron. "Quando vedi la persona che nella tua vita hai amato di più soffrire per tre anni – racconta Céline Dion – poi di seguito e d’improvviso vedi la sua malattia involvere nella devastazione fisica, devi prenderti cura di lei più di quanta ne hai di te e fare tutto il possibile per provare a lenire la sua sofferenza". 

E come si fa? "Arriva il momento in cui devi imparare come aiutarlo a morire. Mio marito René Angélil voleva che tornassi in scena, in quanto mio manager voleva vedere la sua artista del cuore viva, attiva, e in quanto consorte sua moglie padrona del proprio futuro. Ma come potevo cantare e ballare con lui in quelle condizioni?" 

Ci vuole coraggio. E infatti Céline è ora al suo grande ritorno in scena, col varo del Courage World Tour, 66 concerti solo tra Canada e Usa nel primo tour nordamericano da una decina di anni a questa parte, a cui si aggiungerà una tranche europea con tappa in luglio al Lucca Summer Festival; l’album Courage, invece, uscirà il 15 novembre.

Un titolo come "Courage" lascia intendere che anche il suo cuore è abituato a sopravvivere. Nel 2016 con la perdita nell’arco di 48 ore di suo marito René e di suo fratello Daniel è stata durissima. Eppure è tornata.  "Già, durante la sua malattia i miei tecnici si sono inventati un collegamento video privato tra casa e teatro, per consentirgli di guardarmi ogni sera alla tv che aveva davanti al letto. Quando le cose hanno iniziato a precipitare, René m’ha chiesto di staccarmi da lui, di iniziare a cavarmela da sola, ma, per quanto mi sforzassi, all’inizio non ce la facevo. Poi ho imparato ad allontanarmi; fisicamente, non emotivamente, sarebbe stato pretendere troppo. Ho capito però che, al di là del dolore, ero io a doverlo lasciarlo andare. E l’ho fatto. Anche per amore dei nostri tre figli, René-Charles, ora diciottenne, e i piccoli gemelli Eddy e Nelson, perché non volevo avvertissero la morte che avevo nel cuore. Avevano già sofferto troppo pure loro". 

È quasi l’una del mattino e perfino la Queen Mary 2 ormeggiata oltre le grandi finestre dell’hotel "de charme" con vista sul porto di Québec City, trasformato dalla diva nel suo quartier generale, ha spento il gran pavese per lasciarsi inghiottire dall’oscurità. Trucco, camicetta color panna con ricami colorati, l’"Usignolo di Charlemagne" se ne sta sprofondato in una poltrona ricoperta di lana di pecora per raccontare questa sua nuova impresa. Seduta lì, c’è una donna di 51 anni in gran forma ma anche una diva da 200 milioni di dischi venduti, uno degli otto artisti che nella storia sono riusciti ad incassare con le loro attività oltre 1 miliardo di dollari accumulando una fortuna stimata da Forbes attorno ai 430 milioni di dollari. 

Non è facile gestire una vita come la sua.  "Anche se non amo definirmi così, ora sono io il boss del team, ma ho attorno molta gente ad aiutarmi, a consigliarmi in decisioni che non posso e non voglio prendere da sola. Sono molto fortunata perché molti di loro li ho vicini da più di vent’anni e sono dei veri angeli custodi. E poi c’è René. O meglio, il suo esempio; tutti sentiamo, infatti, la sua mancanza e davanti a ogni scelta ci domandiamo cosa ne penserebbe e come si comporterebbe lui". 

Il nuovo show è molto differente rispetto a quello che ha tenuto per 16 anni a Las Vegas? "Completamente differente. Anche se continuo ad abitare lì, con Las Vegas basta così. In scena ci sono dei bei visuals, un palco nuovo, pulito, spettacolare, grandioso, in repertorio c’è tutta la Céline che la gente vuol sentire; le canzoni con cui vuole commuoversi". 

E poi?  "Ho molti progetti, ma niente di definito. Voglio registrare un altro disco cantato in francese, un altro in inglese, e cantare in giro per il mondo. Probabilmente il prossimo tour sarà unplugged, qualcosa di diverso da quel che faccio di solito. E poi mi piacerebbe recitare, ma non una lagna (lo dice in italiano - ndr). Voglio diventare attrice cinematografica. Non ho ancora nulla di pianificato, ma e se ha qualche idea in merito… me lo faccia sapere".

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