Mercoledì 24 Aprile 2024

Come i cambiamenti climatici stanno minacciando i pesci

L’incremento repentino della temperatura delle acque sta causando sempre più morie di pesci nei mari di tutto il mondo

Foto: Global_Pics / iStock

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Roma, 22 settembre 2020 - I pesci sono fra gli animali la cui sopravvivenza è messa maggiormente a rischio a causa dell’innalzamento delle temperature. Uno studio condotto da ricercatori israeliani e greci, che hanno illustrato i loro risultati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha dimostrato che, come effetto del riscaldamento globale, i mari stanno diventando invivibili per i pesci. E le conseguenze sono (e saranno) delle morie sempre più frequenti.

Cosa succede quando i mari si riscaldano 

Gli esperti hanno svolto delle analisi su una moria di pesci avvenuta nel luglio 2017 lungo la costa di Eilat, in Israele. Più nello specifico, hanno monitorato la temperatura dell’acqua marina per diversi giorni e raccolto a riva i numerosi pesci morti, portandoli in laboratorio. Al termine dello studio, i ricercatori hanno scoperto che gli animali sono deceduti in massa a causa di un batterio, lo Streptococcus iniae, un “germe killer”, che di solito si forma e prolifera nelle acque che subiscono delle alterazioni di temperatura (da più fredda a più calda) particolarmente repentine. E infatti nel luglio 2017 le temperature dell’acqua erano aumentate di 4,2° in due giorni e mezzo. Mesi dopo sono state analizzate altre due precedenti morie in Australia e in Kuwait e gli esiti sono stati gli stessi: migliaia di pesci morti per via di infezioni batteriche contratte nel periodo in cui le acque hanno subito un improvviso evento di riscaldamento.

Uno degli innumerevoli rischi del cambiamento climatico 

I mari e gli oceani più caldi stanno mettendo a dura prova moltissime specie. Secondo gli esperti la causa è l’incremento della temperatura atmosferica che va a riflettersi anche sulle acque; il problema non è tanto la temperatura in un dato momento, bensì la velocità con cui questa aumenta. Una delle conseguenze degli sbalzi sarebbe quindi la proliferazione di batteri che possono risultare fatali per i pesci: un danno sia per l’ecosistema, sia per quei paesi e quelle comunità che basano la propria economia sulla pesca.

 

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