Mercoledì 24 Aprile 2024

Alessandro Michele . Valentino ricomincia da lui. Il re delle rivoluzioni alla sfida dell’alta moda

Lo stilista visionario del boom di Gucci chiamato a prendere il posto di Piccioli "Benvenuto tra noi": il saluto via Instagram di Garavani e Gelmetti.

"È un onore darti il benvenuto, Alessandro", scrive Valentino Garavani sul suo Instagram. Sempre su Instagram il saluto di Giancarlo Giammetti, fondatore con Garavani della maison Valentino nel 1960: "Caro Alessandro, benvenuto tra noi!". E non possono esserci viatici più autorevoli e sinceri di questi, con la foto dello storico portone chiuso della casa di moda al numero 22 di Piazza Mignanelli a Roma. Dal 2 aprile sarà spalancato per accogliere Alessandro Michele, nominato ieri direttore creativo di Valentino, uno dei marchi più prestigiosi e illustri della moda italiana e internazionale, uno dei pochi con un atelier d’alta moda stellare dove si compie due volte l’anno il rito immenso dell’Haute Couture. A questa si dovrà applicare da subito Alessandro Michele, visionario maestro di moda e rivoluzionario artista della filosofia della moda, l’artefice dal 2015 al 2022 del successo galattico di Gucci che toccò i 10 miliardi di fatturato, poi allontanato nel novembre del 2022 perché il Gruppo Kering guidato da François-Henri Pinault non era più soddisfatto dei guardagni di Gucci seppur ancora buoni ma non più stellari, in quell’inizio di crisi del sistema che oggi sta dando il peggio di sé.

E allora ecco che si richiama Michele e il suo genio miracoloso. L’esperienza del creativo è tanta, anche perché Alessandro come Pierpaolo Piccioli che ha lasciato Valentino sei giorni fa e che ne è stato direttore creativo per otto anni e protagonista di tante battaglie per venticinque, si è fatto da solo, non ha blasoni, viene da una dura gavetta, è in amicizia vera con tutti i dipendenti che incontra che diventano amici di vita, ha una volontà di ferro e una poetica tutta sua, ineguagliabile come quella del bravissimo PPP (che non si sa ancora cosa farà ma in molti lo vedrebbero molto bene da Chanel per risvegliare quella bella addormentata dell’alta moda di Mademoiselle Coco). La prima collezione di Alessandro Michele per Valentino sfilerà a ottobre alla fashion week di Parigi, per vedere la sua prima alta moda bisognerà aspettare invece il gennaio 2025, mentre per ora uomo e Haute Couture di giugno sono state annullate.

Ma sono le parole belle, limpide e toccanti di Michele che brillano in tutta questa vicenda che forse farà tornare un po’ di quiete e di speranza nel fashion. "È per me un grandissimo onore essere accolto nella Maison Valentino – dice Alessandro Michele –. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una Maison de Couture che ha inciso la parola “bellezza“ in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia. A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato".

"Michele è un talento eccezionale e questo sottolinea le nostre grandi ambizioni", ha detto Rachid Mohamed Rachid, Chairman Valentino che rappresenta il fondo sovrano del Qatar che detiene il 70% di Valentino mentre l’altro 30% mesi fa è passato a Pinault che ha un’opzione entro il 2028 si salire al 100%. Certo oltre ad Alessandro Michele sarà entusiasta del cambio di stilista Jacopo Venturini, Ceo di Valentino che con Michele e Marco Bizzarri nei tempi d’oro di Gucci ha fatto i fuochi d’artificio del business. Da oggi si volta pagina, con tanta nostalgia per la bravura e la poesia espressa in tanti anni da Pierpaolo Piccioli, ma con la certezza che nessuno come Alessandro Michele saprà conservare intatta l’allure di Valentino e questa enorme eredità di bellezza e di eleganza sublime.

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