Giovedì 25 Aprile 2024

Chi indossa abiti firmati non fa una buona impressione sui colleghi

Quando c'è da fare lavoro di squadra, le persone che ostentano il loro status vengono percepite dagli altri come poco collaborative

Chi si veste di lusso viene percepito come una persona poco collaborativa

Chi si veste di lusso viene percepito come una persona poco collaborativa

"L'abito non fa il monaco" sarà pure un buon consiglio in linea di massima, ma in molti ambiti lavorativi e non solo vale invece il contrario: l'abito fa una grossa differenza. E in senso letterale, perché chi sfoggia vestiti di lusso rischia di essere percepito come più attento ai propri interessi che ad aiutare agli altri. Poco incline alla collaborazione, quindi, e di conseguenza poco gradito quando c'è da fare lavoro di squadra. Lo sostiene uno studio guidato dall'Università del Michigan, da cui si deduce un suggerimento: è importante scegliere la strategia di "presentazione"– ostentazione o modestia – più adatta alla situazione sociale in cui ci si trova. I ricercatori hanno condotto sei diversi esperimenti online e dal vivo coinvolgendo 2800 partecipanti, per capire come reagiscono le persone quando devono interagire con qualcuno che esibisce il proprio status. In uno di questi esperimenti i partecipanti dovevano valutare dei profili social, in alcuni casi caratterizzati da post neutri (ad esempio "Oggi ho visto il cucciolo più bello del mondo! #goldenretriever"), in altri da post che sbandieravano un elevato livello di benessere ("In partenza per Madrid! #primaclasse #lusso"). Di fronte alla richiesta di scegliere delle persone cooperative e generose da invitare nella propria community, i partecipanti si sono orientati sui profili neutri. Le altre persone sono risultate invece meno "appetibili" e descritte come più preoccupate del proprio status e meno propense a interessarsi agli altri. In un altro esperimento, i partecipanti dovevano creare un profilo social per candidarsi a entrare in un gruppo online e avevano la possibilità di scegliere se presentarsi nella foto indossando capi firmati costosi, oppure di marchi comuni o senza marca. Sia che fossero o meno informati che il gruppo stava cercando persone collaborative, nella maggior parte dei casi i partecipanti sceglievano di evitare i vestiti di lusso. "Questo esperimento mostra che le persone sanno regolarsi quando il valore dei marchi di lusso passa da positivo a negativo", dice l'autrice principale Shalena Srna; "Adottano strategie su quando esibire il proprio status e su quando invece è meglio optare per la modestia". D'altro canto, è vero anche che ostentare il proprio livello sociale e la propria agiatezza può portare vantaggi in altri contesti. Quando ai partecipanti era richiesto di scegliere per il proprio gruppo un membro competitivo, più che collaborativo, le preferenze andavano per le persone di questo tipo. Come hanno dimostrato delle ricerche precedenti, tendono infatti a essere considerate più intelligenti, disciplinate e competenti. "Postare su Instagram o TikTok contenuti su acquisti di lusso e vacanze costose può aiutarti a persuadere la altre persone, intimidire i concorrenti e avere successo nel mercato del dating, ma può anche segnalare ai potenziali amici o datori di lavoro che sei poco predisposto a pensare ai bisogni degli altri", dice Srna; "È un equilibrismo difficile per coloro che desiderano impressionare gli altri, ma al tempo stesso dimostrare che possono essere capaci anche di fare gioco di squadra". Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Personality and Social Psychology.

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