Venerdì 26 Aprile 2024

A letto nel Medioevo, una festa dei sensi

Chiara Frugoni, nell’ultimo libro scritto prima della scomparsa, racconta l’antica storia dei giacigli: sontuosi o umili, teatro dell’umanità

Migration

di Chiara

Frugoni

Nella sua capannuccia di frasche, dove arde un modesto fuoco, sant’Ilarione si appresta a consumare un ascetico pasto di tozzi di pane, incurante delle belve che lo minacciano. Il demonio lo tenta con i piaceri della carne e della gola: ecco che gli si accostano sei fanciulle bellissime ma dotate di piccole corna nere, le prime due seducenti per i lunghi capelli biondi e per la loro nudità, le altre quattro invece elegantemente vestite, munite di piattini con salse e vassoi dove sono adagiati pesce e volatili arrosto.

Lungo tutto il Medioevo i teologi hanno ripreso il paragone fra il piacere del cibo e quello sessuale già istituito da sant’Agostino, secondo il quale un cibo proibito, ma assunto per il solo piacere dello stomaco e della bocca, è come una relazione illecita che tende alla voluttà e non alla procreazione, così come anche un alimento consentito, se ingoiato voracemente e in eccesso, è equiparabile agli smodati rapporti sessuali fra gli sposi. (...)

Nei bagni pubblici medievali, chiamati stufe, luoghi di igiene ma dove potevano essere consumati anche gli amori illeciti fra uomini e prostitute, l’abbinamento era assicurato e al piacere del buon cibo e del sesso si aggiungeva quello di un bagno caldo.

Tutto questo lo vediamo in una miniatura (immagini sopra) tratta da I detti memorabili di Valerio Massimo. Dentro una lunga vasca di legno stanno seduti uomini e donne intenti a deliziarsi del buon cibo apparecchiato e ad abbracciarsi. In un’epoca in cui non c’era acqua corrente nelle case e in cui per procurarsela e scaldarla occorrevano molte fatiche, brocche e capaci paioli, la possibilità di avere a disposizione tanta acqua calda doveva essere un piacere che oggi possiamo solo immaginare. Tutti i presenti sono nudi ma hanno mantenuto i copricapi che indicano lo stato sociale di appartenenza. Le donne portano com- plicate acconciature, veli e collane per aumentare il loro fascino. Alcune coppie si stanno alzando e altre sono già avviate verso la parte sinistra della stanza, dove sono sistemati i letti riparati da cortine. Intravediamo un uomo e una donna già a letto con accanto un tavolino con brocca e due bicchieri per un eventuale ristoro.

La festa, si può dire, dei cinque sensi è descritta da Boccaccio nella decima novella che chiude l’ottava giornata. Una bella siciliana (...) ha iniziato a circuire lo sprovveduto Salabaetto dandogli appuntamento in un bagno, luogo solito di convegni amorosi, e ci permette di assistere a tutte le fasi dell’incontro che avrà nel letto, preparato con molta attenzione, la sua gioiosa conclusione:

"Come a lei piacque, ignudi ammenduni se n’entraron nel bagno, e con loro due delle schiave. Quivi, senza lasciargli por mano addosso a altrui, ella medesima con sapone moscoleato e con garofanato maravigliosamente e bene tutto lavò Salabaetto, e appresso sé fece e lavare e stropicciare alle schiave. E fatto questo, recaron le schiave due lenzuoli bianchissimi e sottili, de’ quali veniva sí grande odor di rose, che ciò che v’era pareva rose: e l’una inviluppò nell’uno Salabaetto e l’altra nell’altro la donna, e in collo levatigli, ammenduni nel letto fatto ne gli portarono. E quivi, poi che di sudare furon restati, dalle schiave fuori di que’ lenzuoli tratti, rimasono ignudi negli altri. (...) A Salabaetto pareva essere in Paradiso (...) Costei abbracciò Salabaetto, e egli lei: e con grandissimo piacer di Salabaetto, al quale pareva che costei tutta si struggesse per suo amore, dimorarono una lunga ora. Ma poi che tempo parve di levarsi (...) disse la donna a Salabaetto: “Quando a te fosse a grado, a me sarebbe grandissima grazia che questa sera te ne venissi a cenare e a albergo meco“".

Salabaetto ha quindi ancora il miraggio di una cena buonissima e di una notte d’amore. Mi piace concludere così, con questo brano gioioso, il racconto del letto, del suo trovarsi non solo in una canonica stanza di casa ma in tanti luoghi diversi, pronto sempre a ospitare uomini e donne desiderosi di deporvi fatiche, pensieri ed emozioni.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro