Roma, 12, gennaio 2014  – Questa mattina in Piazza San Pietro, durante la recitazione dell’Angelus da parte del Pontefice, alcune decine di volontari dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – guidati dal Presidente Walter Caporale, hanno manifestato pacificamente contro lo sfruttamento degli animali all’interno dei circhi. L’intento dei partecipanti è stato quello di far emergere il lato nascosto dei circhi con animali dando voce alla sofferenza di chi voce non ne ha. Da qui l’invito a Sua Santità e a tutti i presenti ad una riflessione profonda sull’argomento.

A spingere gli animalisti verso questa iniziativa, la benedizione del Pontefice ai circensi, avvenuta lo scorso Mercoledì 8 Gennaio in occasione di una performance degli artisti del circo di Liana Orfei. Il vero artista si basa sulla genialità, sulle intuizioni, sulle performance, sull’allenamento e sulla creatività, ma mai sulla prevaricazione e sullo sfruttamento.

Questi i messaggi riportati nei cartelloni esposti quest’oggi dagli animalisti: “W il circo senza gli animali!” “Papa Francesco: gli animali al circo soffrono!” “ ‘Avere rispetto per ogni creatura di Dio’, Papa Francesco, 19.03.2012.”. La polizia, subito intervenuta per sequestrare due striscioni, ha proceduto all'identificazione di una quindicina di militanti che sono stati poi denunciati per manifestazione non autorizzata. 

Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, ha spiegato: “Dietro l’apparenza dei mille colori, delle musiche travolgenti e degli ambienti festosi si nasconde la realtà della sofferenza di una quantità incredibile di “creature di Dio”. Animali costretti a tutto e tenuti in condizioni disumane pur di far divertire e di portare guadagno. Il circo senza animali non solo è possibile, ma necessario. Ad oggi esso è una realtà: basta pensare al Cirque Du Soleil che con i suoi tendoni itineranti riscuote ogni anno un successo incredibile in tutto il mondo, e ovviamente non utilizza alcun animale nei suoi spettacoli. Il messaggio rivolto a Papa Francesco è un invito alla riflessione, un invito a ripensare i nostri rapporti con gli animali e a trattarli col rispetto che merita ogni creatura del Signore, per questo abbiamo voluto riprendere le sue parole e riproporle quest’oggi. È per questo motivo inoltre che due giorni fa ho inviato a Sua Santità una lettera nella quale chiedo di rimanere vicino ai più deboli: bambini, poveri, immigrati, vecchi, disabili, e nondimeno animali”.

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