Giovedì 25 Aprile 2024

VIAGGIO NELLE MERAVIGLIE DEL TACCO D’ITALIA

Nella regione più a Est della penisola è facile in questa stagione andare alla scoperta di aree di straordinaria bellezza ambientale, dalle Murge ai laghi di Varano e di Lesina, e architettonica, dalle chiese romaniche di Bari vecchia alla fortezza di Castel del Monte

trullo

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Una cartolina dalla Puglia non sarebbe completa se non riportasse alcuni fotogrammi, emblemi della regione, forse ancora poco rinomati tra il grande pubblico. Eppure rappresentano ghiotte occasioni per trascorrere una vacanza autunnale nella regione più a est d’Italia, in tutta sicurezza e lontani dalla folla.

Così le Murge, l’altopiano carsico che si dissolve nelle gravine, canyon ricoperti di folta vegetazione alpina e mediterranea (parcoaltamurgia.gov.it). Così le grotte naturali, luoghi dove si sono avvertiti i primi vagiti della civiltà e in seguito sorgenti di diffusione del cristianesimo grazie ai monaci in fuga dal Balcani. Così i muretti a secco, Patrimonio dell’umanità, utili alla divisione delle pertinenze e in perfetta armonia con l’ambiente. Così i profumi di mosto e dell’olio novello, dello iodio dei frutti di mare, la fragranza dei pani, della leggera affumicatura dei salumi, che si possono solo immaginare.

Qui però vengono in soccorso le immagini delle innumerevoli masserie e delle grandi tavole dei cuochi pugliesi affermati a livello nazionale. Così la Bari Vecchia, scrigno di arte romanica grazie alle pietre della basilica di San Nicola e della cattedrale di San Sabino (pugliarte.it). Così il barocco color miele, di pietre “neglette e quasi molli”, secondo la interpretazione del poeta seicentesco Ascanio Grandi. Così andare alla scoperta delle località imperiali di Federico II, dalla fortezza di Castel del Monte, prima monumento nazionale e in seguito eletto a Patrimonio dell’Umanità, sino agli emozionanti ruderi di Castel Fiorentino (camminifedericiani.it). Così gli art lovers non abbandonati a se stessi al Centro Ricerca di Arte Contemporanea di Taranto (cracpuglia.it), al Museo d’Arte Contemporanea Pino Pascali di Polignano a Mare, alla visionaria Galleria A100 di Galatina (a100gallery.it). Così le terme di acqua sulfurea che hanno fatto la fortuna di Santa Cesarea e le 11 polle d’acqua che rendono Torre Canne una meta sognata dagli appassionati del benessere.

Così l’autentica espressione di un artigianato millenario come i tappeti di lana e cotone grezzo di Surano, l’intreccio del giunco di Acquarica del Capo e gli estroversi fischietti di Rutigliano. Così i laghi di Lesina, di Varano e Alimini, tappe fondamentali di uccelli migratori come cicogne, fenicotteri e gru. Così quei laboratori di biodiversità che sono i parchi e le aree protette come il Parco Nazionale del Gargano (parcogargano.it), la Riserva Statale Saline di Margherita di Savoia o l’Oasi WWW Le Cesine nella salentina Vernole, a dimostrazione di antiche paludi costiere, dune, canali di bonifica, bosco misto e macchia mediterranea.

Il mare, certo, tra i più puliti e ambìti. Travolti dalle bellezze e dalle occasioni che offre la Puglia, ce ne stavamo per dimenticare. Ma in ottobre riesce ancora ad essere generoso con i bagnanti. Sarà quasi difficile trovare il tempo per scrivere una… antistorica cartolina a chi sta a casa.

 

TOP 5 DELLA PUGLIA

 

1.

I TRULLI UNESCO

Alberobello fa rima con trulli. Dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco,

queste singolari costruzioni conferiscono alla città una sembianza da

favola.

 

2.

IPNOTICA OSTUNI

Tra i molteplici e stretti vicoli, Ostuni è un monumento che ne cela mille altri. La sua bianca e ipnotica bellezza è proverbiale e indimenticabile.

 

3.

ANTICA LUCERA

Dall’anfiteatro romano al neoclassico Palazzo Mozzagrugno, passando per il Duomo e la Fortezza svevo-angioina, Lucera racconta oltre 2000 anni di storia.

 

4.

ARTE CERAMICA

A Grottaglie le botteghe figule, dove si pratica l’arte ceramica eseguita secondo precisi antichi dettami, sono oggi anche un’attrattiva turistica.

 

5.

TRA I DUE MARI

A Castrignano del Capo vi appartiene Santa Maria di Leuca e il Santuario de Finibus Terrae, che si guadagna salendo 300 scalini dal porticciolo.